Il settore della
scuola esprime un
parere cautamente positivo e selettivo, sulle misure contenute nella
Manovra (reddito di cittadinanza, Quota 100 e reclutamento).
Secondo il giovane sindacato della scuola
ANIEF, la rottamazione della legge Fornero con l'introduzione di
Quota 100, portando all'uscita dal mondo del lavoro 400-600 mila lavoratori, produrrebbe
"un ricambio generazionale senza precedenti" nel mondo della scuola: tra docenti, personale ATA e dirigenti scolastici vi sarebbero
200 mila dipendenti delle nostre scuole pubbliche da sostituire.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, l’attuazione della manovra dovrà però evitare "far perdere un euro ai lavoratori che ne beneficeranno e renderà ancora più impellente l’esigenza di riaprire le GaE" (Graduatorie ad Esaurimento).
Bene anche il Reddito di cittadinanza per la tutela dei disoccupati, ma l'ANIEF domanda:
"chi salva i dipendenti pubblici?". Il sindacato ricorda infatti che
servirebbero subito 4 miliardi per evitare l’immediata riduzione degli stipendi degli statali e, complessivamente, circa
30 miliardi per allineare tutti gli stipendi pubblici all'inflazione, cresciuta di 20 punti negli ultimi dodici anni.
Però, il sindacato sottolinea che
nel DEF "c’è molta Scuola" - corsi di sostegno, riforma reclutamento, trasferimenti limitati, formazione ATA - anche se nelle prossime settimane, sarà importante
migliorare le norme già presenti e introdurne delle nuove, attraverso emendamenti alla Legge di Stabilità 2019 che garantiscano la trasformazione dei posti in deroga in
organico di diritto.