Scegli di capire.

Gedi Smile Abbonati
Inserti
Ancora su HuffPost
Guest
Tutte le sezioni

GEDI Digital S.r.l. - Via Ernesto Lugaro 15, 10126 Torino - Partita IVA 06979891006

Politica

Altri 4 miliardi nella manovra o gli stipendi degli insegnanti caleranno

PA Wire/PA Images
PA Wire/PA Images 

Non solo reddito (e pensioni) di cittadinanza, flat tax e quota 100. Nella manovra di bilancio servono altri 4 miliardi per non far calare ulteriormente gli stipendi degli insegnanti. A sostenerlo è Anief, l'Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, che in una nota sottolinea come il mancato stanziamento di queste risorse porterebbe al blocco dei mini-aumenti in busta paga per gli Statali che percepiscono fino a 26 mila euro, varati dal Governo Gentiloni, il cui finanziamento scade il prossimo 31 dicembre.

"Nel contratto firmato questo aumento per il 2018 è stato dato come elemento perequativo rispetto agli 80 euro di Renzi - spiega il presidente Anief Marcello Pacifico - Una tantum insomma. Quindi se non si trovano i soldi gli insegnanti avranno ancor meno soldi in tasca. Una circostanza inammissibile, considerando il fatto che già oggi gli stipendi dei lavoratori pubblici rimangono sotto il costo della vita di almeno il 5 per cento".

Per Pacifico insomma, servono quattro miliardi subito, 2 dei quali necessari a rifinanziare tale aumento, e altri due da destinare al mantenimento del bonus da 80 euro introdotto dal governo Renzi. Non solo. Secondo Anief il passo successivo dovrebbe essere quello di allineare tutti gli stipendi pubblici all'inflazione, cresciuta di venti punti negli ultimi 12 anni, dopo il blocco scattato nel 2009. Misura che, secondo i calcoli dell'associazione sindacale, costerebbe in tutto attorno ai 30 miliardi.

Perché, continua il presidente Anief, "non ci si può preoccupare soltanto di chi non lavora o di chi accede alla pensione sociale, ma occorre anche approvare delle norme eque, che non arrivino a mortificare chi un lavoro c'è l'ha e presta ogni giorno un servizio professionale per lo Stato". Stiamo parlando di buste paga nette sui 1.500 euro e in media per loro l'assegno di pensione potrebbe non superare i 750-800 euro: una somma simile a quella che oggi, attraverso il reddito di cittadinanza, si vuole destinare a chi non ha lavorato".

I commenti dei lettori
Suggerisci una correzione