13 ottobre 2018 - 15:26

Quanto costa l’influenza? Come una manovra da quasi 11 miliardi

Le famiglie spenderanno 8,6 miliardi di euro e lo Stato 2,1 miliardi. I vaccini rappresentano un’arma a basso costo, ma sono poco utilizzati

di Redazione Salute

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La spesa per l’influenza e le sindromi simil-influenzali pesa sulla famiglia e sullo Stato ben 10,7 miliardi di euro, quasi quanto una manovra economica. È quanto emerge dal primo studio italiano sui costi dell’influenza (e delle infezioni ricorrenti simil-influenzali), presentato al XIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia (SIP), a Venezia dal 13 al 15 ottobre. Le famiglie, emerge dallo studio, spenderanno 8,6 miliardi di euro e lo Stato 2,1 miliardi, per un totale di 10,7 miliardi. In particolare le famiglie spenderanno in media 250 euro ciascuna, mentre ogni malato costerà al Servizio sanitario nazionale 62 euro.

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I costi

La maggioranza dei costi deriva dall’assenteismo lavorativo o scolastico, oltre che dalla spesa per farmaci sintomatici di fascia C. Per antitosse, mucolitici, antinfiammatori e aerosol si spendono circa 27 euro l’anno, mentre per il vaccino antinfluenzale, che potrebbe evitare molti dei casi di infezione respiratoria da virus influenzali, appena 2,40 euro.

La spesa percepita

«La spesa relativa alle giornate lavorative perse per influenza e sindromi simil-influenzali non è percepita dai cittadini, ma ha un impatto molto rilevante per la società - sottolinea Stefano Nardini, presidente della Società italiana di pneumologia - I costi diretti e indiretti di queste patologie sono molto elevati per le famiglie italiane e questi dati sono molto importanti perché costringono a confrontarci con la necessità della prevenzione. Influenza e sindromi parainfluenzali consumano le risorse del Ssn per i costi diretti dovuti all’assistenza dei soggetti ad alto rischio, ma drenano un enorme quantità di denaro fra i più giovani per i costi indiretti dovuti alla perdita di produttività. Complessivamente, si tratta di un esborso enorme per il Paese: è perciò senz’altro opportuno rivalutare le strategie di prevenzione per le diverse fasce d’età».

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Chi fa i vaccini?

Proprio i vaccini si confermano un’arma a basso costo per tutti, anche se ancora sotto utilizzata.Costano poco più di tre euro per il Sistema Sanitario e, come detto, appena 2,4 per le famiglie, ma solo il 14% dei cittadini vi ricorre ogni anno e il 60% non è mai stato vaccinato, nonostante il 70%, rileva lo studio, consideri essenziale la vaccinazione

I vaccini

I vaccini saranno disponibili presso gli studi dei medici di famiglia e acquistabili in farmacia. Per le categorie a rischio come i malati cronici, gli anziani, le donne in gravidanza, la vaccinazione è gratuita. Ma da quest’anno la gratuità è estesa anche ai donatori di sangue. Sempre da metà ottobre partirà pure la sorveglianza della stagione influenzale da parte dei medici sentinella nell’ambito del programma Influnet. Intanto, il presidente della Società italiana di pediatria, Alberto Villani, avverte: «Sarebbe auspicabile che anche in Italia si arrivasse a un vaccino universale contro l’influenza per tutti i bimbi sotto i 6 anni. Tantissimi infatti sono ogni anno i piccoli che vengono ricoverati o accedono al pronto soccorso per patologie legate a complicanze del virus influenzale». Il vaccino contro l’influenza è compatibile con tutte le altre vaccinazioni e non ha particolari controindicazioni: «Sopra i 6 mesi di vita può esser somministrato a chiunque. Per proteggere i neonati sotto i sei mesi, invece - conclude Villani - a vaccinarsi possono e dovrebbero essere i genitori e i famigliari a stretto contatto».

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