19 ottobre 2018 - 19:35

L’insegnante di sostegno non c’è, il tribunale di Velletri risarcisce una famiglia con 10 mila euro

La denuncia dell’Anief: almeno un alunno disabile su tre si trova in queste condizioni. Si parla di 4 mila assunzioni in manovra: «Una goccia nel mare» per le associazioni

di Valentina Santarpia

L’insegnante di sostegno non c’è,  il tribunale di Velletri risarcisce una famiglia con 10 mila euro
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Il tribunale di Velletri ha ritenuto Miur, Ufficio scolastico regionale e Ambito territoriale responsabili dalla mancata assegnazione a un alunno portatore di disabilità grave del monte ore massimo possibile, attraverso l’assegnazione del docente di sostegno con il rapporto 1:1, condannando le amministrazioni al pagamento di un risarcimento pari a 10mila euro.

4000 assunzioni?

Il risarcimento è scattato perché, secondo i giudici, le istituzioni scolastiche hanno palesemente discriminato e limitato il diritto all’istruzione dell’alunno affetto da grave disabilità attribuendogli un numero di ore dimezzato rispetto a quelle necessarie. Lo rende noto l’Anief che ha patrocinato il caso, sottolineando come l’incremento di situazioni gravi ha visto una notevole crescita: nel 2006 gli alunni disabili certificati erano 180 mila, mentre oggi sono circa 255 mila. «Il problema della mancanza di ore di sostegno è presente in tutte le nostre scuole - sottolinea Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisa- Poiché abbiamo oltre 8 mila istituti autonomi, cui fanno capo più di 40 mila plessi, siamo convinti che almeno un alunno disabile ogni tre, si trova in una condizione di questo genere». Secondo le indiscrezioni, nella manovra di Bilancio ci sarebbero i fondi per assumere altri 4 mila docenti di sostegno: «Una goccia nel mare», commentano le associazioni di genitori, che denunciano 60 mila posti in deroga, 11 mila posti vuoti, docenti non specializzati, graduatorie aggiornate in ritardo, uffici scolastici che concedono la metà delle ore necessarie.

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