Credito e consumatori Dalla Redazione

Mercato immobiliare: aumentano prezzi e fiducia nell’agente immobiliare

Qualcosa nel settore dell’immobile comincia a mutare dopo anni di crisi e poi di stallo, a seguito della ripresa delle compravendite, in atto da un paio di anni, inizia finalmente ad intravedersi anche una nuova prospettiva di crescita relativa ai valori delle case. La conferma arriva dall’Istituto Nazionale di Statistica che ha redatto le prime stime preliminari del secondo trimestre 2018, evidenziando come l’Indice dei Prezzi delle Abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie sia cresciuto dello 0,8% rispetto ai primi tre mesi dello stesso anno. Il rialzo dell’ Ipab , spiega L’Istat è dovuto soprattutto al mercato del nuovo,+1.7% i prezzi delle nuove abitazioni, mentre è cresciuto, ma fermandosi sotto l’1% il prezzo delle abitazioni già sul mercato.
L’aumento dei prezzi delle case è in parte correlato al trend positivo che registra ancora un aumento delle abitazioni acquistate, +5,6, come evidenzia l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. Comprare un immobile resta oggi conveniente, dicono gli esperti, dal momento che un ulteriore incentivo all’acquisto arriva dai costi ancora bassi dei mutui. Secondo il direttore marketing di MutuiOnline.it, Roberto Anedda, il 2018 potrebbe concludersi con un erogato complessivo dei finanziamenti pari a 45-46 miliardi, contro i 44 del 2017, e una crescita tra il 4 e il 6%.
Un altro aspetto interessante che porta con sé la ripresa del mercato immobiliare tocca da vicino anche il ruolo dell’agente immobiliare, una figura sempre più ricercata, a cui si rivolgono sempre più italiani. Come dimostra l’indagine dal titolo “Il ruolo dell’agente immobiliare” realizzata da Nomisma per conto di Fimaa – Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, che evidenzia come: Negli ultimi 5 anni il 63% di chi doveva acquistare o vendere un immobile si sia rivolto ad un’agenzia.
Luca Dondi dall’Orologio, amministratore delegato di Nomisma, spiega cosa può aver spinto i consumatori verso tale figura di riferimento “In un’epoca ormai improntata alla disintermediazione, nel settore immobiliare si conferma la centralità del ruolo dell’agente. Le competenze necessarie al perfezionamento di una transazione rappresentano, infatti, un ostacolo all’emancipazione di una figura troppo spesso criticata, ma che dalla prova dei fatti esce con riscontri lusinghieri. Pur non mancando ambiti di miglioramento, l’agente immobiliare rappresenta anche nel mercato moderno una figura cruciale nel favorire l’incontro tra domanda e offerta”.
Santino Taverna presidente Nazionale Fimaa, aggiunge “Nell’oceano d’informazioni che il web rende disponibile, il mediatore rimane il riferimento più autorevole a cui affidarsi, visto che l’eccesso di informazioni, soprattutto quando non si ha cognizione di causa, genera solamente caos decisionale amplificando la possibilità degli errori legati al fai da te”.