Scuola, il Ministro dice basta a trasferimenti docenti

Pubblicato il 27/10/2018
Ultima modifica il 27/10/2018 alle ore 16:21
Teleborsa
Il governo sta procedendo a vele spiegate verso i concorsi regionali e il blocco dei trasferimenti dei docenti, facendo di tutto per accelerare l’iter parlamentare del disegno di legge già da prima dell’estate sul tavolo delle commissioni di competenza.

A breve, chi vorrà fare il docente dovrà prima fornirsi di domicilio professionale: è questa la “patente” che servirà, assieme al titolo di studio, per presentare domanda di accesso ai nuovi concorsi ordinari. E le regole varranno per tutti, anche per i precari storici, che dopo anni e anni di supplenze dovranno adattarsi.

In pratica il bando è nazionale e il docente siciliano potrà partecipare ad esempio in Lombardia, purché abbia scelto di individuare in quella regione il proprio domicilio professionale. Occhio, però, perché il domicilio professionale non coincide con la residenza abitativa e si può eleggere nella regione preferita in assoluta libertà.

Il sindacato della scuola, Anief, non ci sta. “Non è colpa dei precari – dichiara il suo presidente nazionale Marcello Pacifico - se hanno servito il Paese, spesso lontani da casa, in un sistema che ha sempre tenuto un posto su dieci vacante per ragioni di finanza pubblica. Questo sistema che il Ministro vuole imporre per via pure legislativa non è praticabile".