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Cultura

Briciole ai professori. Il governo gialloverde offre 12 euro di aumento

JESUSDEFUENSANTA via Getty Images
JESUSDEFUENSANTA via Getty Images 

Non si sblocca la trattativa per il rinnovo del contratto dei docenti e degli amministrativi della scuola, in scadenza il prossime dicembre. Secondo i sindacati di categoria le cifre proposte dal ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, che aveva parlato di 1,7 miliardi per aumentare gli stipendi dell'1,4%, sono troppo basse.

Non tanto per lo scarso ritorno in busta paga che tale aumento comporterebbe (circa 12 euro netti su uno stipendio da 25mila euro l'anno), quanto per il salario di base al quale applicarlo. Come spiega a Huffpost il presidente di Anief Marcello Pacifico, il problema riguarda infatti il recupero dei soldi persi con il blocco degli stipendi statali varato nel 2010 dal governo Monti, che il nuovo governo sbloccherà soltanto a partire dal 2019: "Il problema è che nello sbloccarlo lo tara al tasso dell'inflazione programmata per l'anno prossimo, non tenendo conto della situazione che si è creata dal 2010 ad oggi".

Situazione che, negli ultimi 8 anni, ha visto un aumento dell'inflazione di quasi il 20%: "È evidente che quando si sbloccano gli stipendi uno deve avere un panorama più ampio - continua Pacifico - Nell'ultimo triennio i dipendenti statali hanno avuto aumenti del 5%, quando l'inflazione è salita di 12 punti. Rimane un gap rispetto agli anni passati".

Un gap che per essere colmato necessiterebbe di "almeno 17 miliardi", dunque ben 10 volte in più di quanto stanziato (1,1 miliardi di euro nel 2019, 1,425 per il 2020 e 1,775 a partire dal 2021). Per questo docenti e lavoratori del settore scolastico non siederanno al tavolo della trattativa, che coinvolge in totale un milione e 200 mila soggetti.

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