Finanza

Scuola: sostegno disabili, arriva altra riforma con poche luci e molte ombre

Pubblicato il 06/12/2018
Ultima modifica il 06/12/2018 alle ore 12:45
Teleborsa
Posticipare dal 1° gennaio prossimo al 1° settembre 2019 l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 66/2017, in modo da far approvare nel frattempo una riforma del sostegno: è questa l'intenzione del Ministero dell'Istruzione, per evitare l'adozione delle norme approvata a seguito della legge di riforma 107/2015.

Tra le intenzioni espresse a viale Trastevere - spiega il sindacato della scuola Anief - figura anche l’assegnazione “dell’insegnante a tempo indeterminato per l’intero ciclo di studi dell’alunno”. Secondo Marcello Pacifico presidente nazionale Anief, "la continuità didattica non si garantisce abolendo le competenze relative al ciclo scolastico degli insegnanti o limitando al 50% i trasferimenti su posto comune, ma assumendo in ruolo i 40 mila supplenti oggi chiamati in deroga fino al 30 giugno su posti liberi. In modo da garantire, ogni inizio d’anno scolastico e non in autunno, la copertura di tutti i posti richiesti dalle scuole. E - aggiunge il sindacalista - nemmeno cancellando soltanto il Gruppo per l’inclusione territoriale se non si ritorna alle vecchie certificazioni, perché quasi 300 mila alunni dovranno rifare le visite".
Per vedere l’andamento dei titoli durante la giornata collegati a finanza.lastampa.it