6 dicembre 2018 - 15:09

«La corsa continua ai bed&breakfast
toglie case al mercato degli affitti»

Compravendite: il nuovo e bello prevale. A Sarnico torna lo shopping degli stranieri

di Donatella Tiraboschi

«La corsa continua ai bed&breakfast  toglie case al mercato degli affitti»
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Non è semplice ricondurre ad un quadro unitario le cinquanta sfumature immobiliari ricomprese nella 24esima edizione del Listino prezzi di Bergamo e provincia, realizzato da Fimaa Ascom e considerato un vero e proprio vademecum per chi vende e compra, ma anche per chi opera in un settore che vede intrecciarsi un’infinità di variabili da perderci la testa. E da rendere difficili previsioni anche a breve termine, pur partendo da un 2018 di ripresa soprattutto nelle compravendite di case. Ovvero il core business del settore che, per l’anno in corso, ha registrato un segno positivo (+9,7% in città e +8,5% in provincia) a fronte di una tenuta dei prezzi in città e marginali cali in provincia (-2,8% la punta massima in piccoli centri).

Il prezziario indica il top come sempre sul pregio di Città Alta nuovo (6.300 euro a metro quadrato), in un range di quotazioni che via via cala (fino ai 3.400 euro di via Finardi). Ma più che il valore in sé sono i macro-fenomeni che ci stanno dietro a rendere interessante la lettura delle quotazioni. Più che il prezzo conta il «bello» di ciò che si compra, fattore che spesso coincide con funzionalità e qualità. «Immobili con queste caratteristiche riprendono valore e restano poco sui mercato. Gli altri sono destinati a restare invenduti», afferma il direttore di Ascom, Oscar Fusini. C’è l’incognita spread, ma le banche erogano (fino all’80% dell’importo richiesto) e quando c’è da scegliere si guarda alla classe di costruzione e all’innovazione tecnologica per immobili dalle grandi metrature (il 41% li sceglie da 100 a 125 metri quadrati). A corredo, per chi necessita di un box, i valori più alti si registrano in Città Alta (tra i 70 e gli 80 mila euro) con prezzi che in città tengono e in provincia segnano +1%.

Nel mercato turistico «spacca» Sarnico (3 mila euro al metro) che supera Lovere (2.800), ma più in generale, il fattore lago d’Iseo si rivela molto attrattivo anche, ed è qui la novità, per una clientela estera (in particolare del Nord Europa) che prende casa. Altrettanto interessante è la crescita per il secondo anno consecutivo (+4%) degli affitti, con canoni mensili medi per mono e bilocali arredati, da 800 euro a 550 in zone residenziali in città dove, come spiega Oscar Caironi, presidente Fimaa Bergamo: «Gli appartamenti in affitto si sono ridotti perché molti proprietari hanno trasformato i propri immobili in case vacanza e b&b, creando un problema di sommerso». In città il fenomeno ingenera una mancata fruizione di beni e servizi che, invece, gli affitti stanziali assicurano. «I tempi di attesa per locare un appartamento si aggirano sui tre mesi e lo stato di morosità è in leggera diminuzione» evidenzia Antonello Pagani, direttore Appe Confedilizia. Nel segmento business, tengono le compravendite di negozi con buona visibilità e passaggio, mentre per i capannoni si prediligono dimensioni medio piccole di strutture nuove.

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