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Scuola, Bussetti: «Meno compiti nelle vacanze di Natale, in arrivo circolare per i docenti»

di Fr.Ba.

Scuola: ecco il vademecum per le nuove iscrizioni

2' di lettura

«Vorrei sensibilizzare il corpo docente e le scuole a un momento di riposo degli studenti e delle famiglie affinché vengano diminuiti i compiti durante le vacanze natalizie». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti in un incontro con il Garante per l’infanzia. Bussetti ha annunciato per i prossimi giorni una circolare «per la diminuzione dei compiti durante le vacanze, compiti che gravano sugli impegni delle famiglie e quindi vorrei dare un segnale. Penso a questi giorni di festività e ai ragazzi e alle famiglie che vogliono trascorrerle
insieme».

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Del resto, come certifica uno studio dell’Ocse, gli alunni italiani sono quelli con più compiti tra le mura domestiche. I quindicenni di casa nostra dedicano nove ore di tempo la settimana per svolgere i compiti assegnati a scuola, mentre i teenagers russi ne impiegano 10.
La stessa Ocse, nello studio «Gli studenti impiegano abbastanza tempo per imparare?» sostiene la tesi per cui passare tanto tempo a fare i compiti a casa non è sinonimo di brillanti voti a scuola.

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L’Ocse ha messo sotto la lente i voti in alcune materie, come matematica, con il tempo dedicato allo studio a scuola e a casa. Il risultato? In Finlandia, Paese in vetta al ranking Ocse-Pisa che misura alfabetizzazione e doti matematiche degli studenti, i quindicenni studiano poco più di due ore a settimana matematica, 1,9 ore finlandese e 2 ore scienze.
In Italia, che si posiziona ben più in fondo al ranking - al 34° posto - le ore dedicate ai compiti sono il doppio: 4,1 di scienze, altrettante di matematica e 4,4 di italiano.
Sempre l’Ocse ha di recente evidenziato come le competenze degli studenti italiani siano inferiori alla media di tutti i Paesi: la percentuale di 15enni con risultati scolastici negativi (non iscritti alla scuola secondaria o con risultati inferiori al livello 2 nei test Pisa Ocse) è del 38,5% contro il 31% medio Ocse (15,4% in Giappone e 73,2% in Messico).

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Le reazioni sui social alla notizia annunciata dal ministro Bussetti sono contrastanti. Da un lato c’è chi è più critico, come l’Anief (associazione nazionale insegnanti e formatori) che su twitter chiede al Ministro di lasciar fare ai docenti il proprio lavoro.

Dall’altro c’è chi concorda con la scelta di diminuire il carico di studio per consentire a ragazzi e famiglie di trascorrere insieme le festività.

Il ministro Bussetti si è espresso anche dell’uso dello spray urticante nelle scuole, in riferimento a un episodio a Pavia, definendolo «inaccettabile. Che dopo la tragedia di Corinaldo qualcuno si lasci andare all’emulazione di un gesto che ha causato vittime e molto dolore è un fatto che non può essere tollerato. Abbiamo contattato la scuola. Ci saranno interventi seri».

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