Ogni anno a dicembre si rinnova l’attesa del Natale con l’albero, il presepe e la polemica per i compiti delle vacanze. Lo scorso anno c’era stata la petizione delle mamme, nel 2016 la lettera di un preside ai suoi insegnanti, quest’anno il consiglio arriva dal gradino più alto, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.

Applausi dagli studenti di sicuro. Lo scorso anno 8 studenti su 10 – il 79% - avevano giudicato eccessiva la quantità di compiti ricevuta durante le vacanze di Natale, secondo i dati raccolti dal portale Skuola.net in un sondaggio. Ma a parte gli applausi o le proteste poco altro si può fare. Infatti, nonostante richieste e sapienti dibattiti, i professori sono protetti dall’autonomia scolastica , dunque liberi di insegnare come ritengono più opportuno. Lo scorso anno l’82% degli insegnanti non si è fatto alcuno scrupolo, ha assegnato tutti i compiti che riteneva opportuno assegnare,.

Anche quest’anno non farà eccezione ma il dibattito prosegue e si trasforma in scontro politico. Anna Ascani del Pd: «Non mettono un euro su edilizia scolastica, nuove competenze, orientamento, formazione degli insegnanti. Tagliano sull’alternanza scuola-lavoro. Ma in compenso fanno la circolare per diminuire i compiti per le vacanze. Questo governo vuole male alla scuola. Quindi al Paese tutto». Come sintetizza Stefano Pedica, sempre del Pd: «. Se la demagogia non risparmia neanche la scuola, siamo davvero alla frutta».

LEGGI ANCHE - “A Natale meno compiti per le vacanze”, parola del Ministro Bussetti

Polemiche anche dal fronte sindacale. Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief: « Il Ministro farebbe bene a risolvere i problemi della scuola a partire dal precariato e dalla continuità didattica, dal rispetto per una professione che sembra non avere più il diritto di assegnare dei compiti per esercitare e valutare i suoi studenti, senza parlare della libertà di insegnamento che vede un’ingerenza dal forte sapore di propaganda politica che fatta da un dirigente scolastico, ex provveditore, suona pure amara».

I commenti dei lettori