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«Date meno compiti per le feste di Natale». Il ministro Bussetti parla ai prof

Il ministro Marco Bussetti
Il ministro Marco Bussetti

In arrivo nei prossimi giorni una circolare in tutte le scuole. «La famiglie devono poter passare il tempo libero insieme»

11 dicembre 2018
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ROMA. Non saranno soltanto gli studenti ma, forse, anche i genitori a essere grati della volontà del ministro dell’istruzione, Marco Bussetti, di «alleggerire» i compiti durante le vacanze natalizie. L’invito rivolto ai docenti e in generale alle scuole – che sarà formalizzato con una circolare nei prossimi giorni – è di dare «pochi» compiti nella lunga pausa festiva ed evitare che i giorni di libertà dalla scuola si trasformino in una faticosa maratona per cercare di portarli a termine.

L’idea del ministro è di dare alle famiglie la possibilità di trascorrere del tempo insieme. Di far «rilassare» i ragazzi e consentire loro «di ritrovare il piacere della vita familiare e degli amici» e di potersi dedicare alle cose che amano di più, senza dimenticare «la lettura», ma soprattutto avere la possibilità di «fare movimento, dedicarsi ai propri hobby e andare a vedere delle mostre». Molto spesso sono le famiglie a dover rinunciare a fare gite, ad andare a trovare amici o parenti che vivono fuori città, perché i figli sono sovraccarichi di compiti.

Problemi che raddoppiano nelle famiglie in cui i genitori sono separati o divorziati dove il Natale non si trascorre tutti insieme e il tempo per fare tutto si dimezza. Compiti che talvolta diventano fonte di liti tra genitori e figli o tra gli stessi genitori, tra chi è più permissivo e chi più rigido. A dicembre 2017, secondo una ricerca di Skuola.net alla vigilia delle feste natalizie, la metà degli studenti già prevedeva che non sarebbe riuscita a terminare i compiti assegnati dai professori per le vacanze di fine anno: una mole di lavoro che 8 su 10 giudicavano eccessiva.

Un giudizio confermato anche dall’Ocse che dal 2012 sancisce che gli studenti italiani sono tra i più carichi di compiti a casa dell’intero pianeta. Ma ci sono anche voci fuori dal coro, come l’associazione sindacale Anief, il cui presidente nazionale Marcello Pacifico domanda: «Ministro, perché non si preoccupa dei problemi seri e lascia fare ai docenti il loro lavoro?».
 

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