Palermo

Troppi posti in deroga per il sostegno, il Tar condanna l’Ufficio scolastico regionale

I sindacati: si va verso la stabilizzazione di duemila insegnanti precari
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Troppi posti in deroga per gli insegnanti di sostegno in Sicilia. E il Tar Lazio condanna l’Ufficio scolastico regionale sul meccanismo con il quale quest’ultimo ha determinato i posti per gli alunni disabili relativi agli anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019. Annullando tutti gli atti amministrativi collegati alla determinazione degli organici di sostegno nell’Isola. Una sentenza che non avrà ricadute sugli anni in questione ma che, sostiene l'avvocato Walter Miceli che ha patrocinato il ricorso, “avrà certamente ripercussioni sulla pianta organica del prossimo anno: il Miur dovrà determinare – spiega Miceli – gli organici stabili di sostegno in conformità con le effettive esigenze rilevate e certificate dalle documentazioni sanitarie, sociali e scolastiche, con conseguente superamento del criterio di automatica corrispondenza dell’organico stabile di sostegno al numero dei posti complessivamente attivati nel lontano anno scolastico 2006/2007”.

Con una probabile stabilizzazione di centinaia di posti. La sentenza, su ricorso presentato dal giovane sindacato Anief, è arrivata ieri. E probabilmente avrà ripercussioni anche a livello nazionale, perché per la prima volta i giudici amministrativi sono entrati nel merito di come vengono determinati gli organici di sostegno. Con l’Anief intenzionato a presentare analoghi ricorsi anche nelle altre regioni. Al centro della questione, l’organico stabile (di diritto) di sostegno. In Sicilia, quest’anno, per oltre 27mila alunni disabili sono previsti 11.506 posti stabili e poco più di 7mila ballerini (in deroga). In tutto 18mila e 506 posti di cui il 38% occupati da docenti che cambiano alunno disabile ogni anno.

Troppi per i togati. “Ora i giudici – dichiara Marcello Pacifico, a capo dell’Anief – dicono basta alla prassi seguita dall'Usr per rientrare nei limiti dei posti derivanti dalla legge sulla formazione degli organici”. Secondo i giudici del Tar, l’interpretazione corretta della normativa vigente (“costituzionalmente orientata a tutela dello studente disabile”) è quella secondo la quale il ministero deve conteggiare gli alunni e disporre un organico stabile nella misura massima di un docente ogni due alunni disabili. Il resto in deroga. Per la Sicilia, questo significherebbe 13.531 posti di diritto in luogo dei 11.506 attuali. Mancano all’appello oltre 2mila posti stabili che assicurerebbero la continuità didattica a 3/4mila alunni circa. Una buona notizia anche per i tanti precari in attesa di essere assunti in ruolo che, alla luce della sentenza di ieri, potrebbero vedere velocizzate le pratiche per la loro stabilizzazione.