Scuola, l'Anief raddoppia Rappresentanza già pronta

Domenica 3 Febbraio 2019
SCUOLA
PORDENONE L'Anief raddoppia il livello di rappresentatività ed entra per meriti conseguiti sul campo a far parte del sindacato ufficiale come Cgil, Cisl e Uil e lo segnando un +25mila deleghe e +28mila voti rispetto alle precedenti elezioni. Anche a Pordenone sta crescendo con lo sportello in via Montereale a cui si rivolgono sempre più docenti e personale Ata. Ci stiamo preparando ha dichiarato Teresa Vitiello, responsabile provinciale dell'Anief ad una nuova stagione di informazione e consultazione dei lavoratori della scuola, con assemblee sindacali che saranno indette in ogni comune, per pianificare l'operazione verità su organici, contratti e posti di sostegno su tutto il territorio nazionale. Il presidente Marcello Pacifico fa sapere che nulla sarà come prima poiché l'Anief parteciperà ai tavoli sindacali e avrà una sua forza nelle trattative. L'Aran ha terminato i lavori con il comitato paritetico e quindi si aspetta solo l'atto di indirizzo del ministro Giulia Bongiorno per avviare i tavoli e firmare l'accordo quadro, dopo di che il Miur avrà un sindacato nuovo con cui stabilire le prossime trattative. «Il giovane sindacato - spiegano dalla sede - è andato oltre lo sbarramento del 5% che dà accesso alla rappresentatività a dieci anni dalla fondazione, ed ora occupa il sesto posto tra le forze sindacali del comparto scuola, l'undicesima su tutto il comparto pubblico. L'Anief da sempre sostenitore che tutti gli abilitati devono essere stabilizzati, si mette pure dalla parte dei precari chiedendo agli altri sindacati di sensibilizzare il parlamento a sostenere gli emendamenti volti alla stabilizzazione di chi ha 36 mesi di servizio, proprio in virtù della pronuncia dell'Europa sull'abuso della precarizzazione nella scuola. Ora ancor più di prima, come sta facendo da anni nelle aule dei tribunali, si batterà per dare dignità sul fronte dello stipendio a tutto il personale della scuola che soffre dei tagli ingiustificati e di impegni sempre più gravosi.
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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