Finanza

Anief, presentati 15 emendamenti ed ora in audizione al Senato.

Tra le richieste: estensione di quota 100 alla data di conversione in legge del decreto e utilizzo del reddito di cittadinanza per rinnovi contrattuali del pubblico impiego
Pubblicato il 05/02/2019
Ultima modifica il 05/02/2019 alle ore 12:22
Teleborsa
"Sono state presentate modifiche giuste per un testo che accogliamo con favore, dopo aver lottato per anni nei tribunali, quando già all'indomani della riforma Fornero chiedevamo attenzione per quota 96 del personale della scuola", si pronuncia cosi Marcello Pacifico, Presidente nazionale Anief, a proposito dei 15 emendamenti presentati dal sindacato ed ora in audizione al Senato.

"Oggi il Governo si è finalmente accorto degli errori di una riforma che ci aveva allontanati dall'Europa, dove si va in pensione a 63 anni con il massimo dei contributi. Riforma che fu approvata per ragioni di cassa ma anche per coprire i tanti baby pensionamenti e privilegi avvenuti negli anni passati. La ratio degli emendamenti, se condivisa dalla maggioranza giallo-verde, non potrà che migliorare un testo che tanti aspettavano", conclude l'esponente del Sindacato della scuola.

Tra le richieste formulate risaltano l'estensione di quota 100 alla data di conversione in legge del decreto, l'utilizzo delle risorse del reddito di cittadinanza rivolte al salario minimo per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego e per il recupero dell'indennità di vacanza contrattuale 2016/2018, l'esonero dalla Legge Fornero per il personale scolastico, flessibilità tra età anagrafica e contributiva per raggiungere i requisiti minimi ed, infine, l'estensione del carattere gravoso a tutti i docenti, della rateizzazione a 80 mila euro dell'onere dei contributi da riscatto e della platea del personale interessato a 50 anni.

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