Finanza

Laureati in Italia, Anief: solo il 23% rispetto al 39% della UE

Nel nostro Paese appena 39 diplomati su 100 si iscrivono all’Università contro, ad esempio, gli 85 della Spagna
Pubblicato il 21/02/2019
Ultima modifica il 21/02/2019 alle ore 19:02
Teleborsa
Futuro e istruzione, un binomio che va a braccetto. E, purtroppo, quando si parla di scuola, guardando in casa nostra i numeri non sono incoraggianti: oggi i laureati nel nostro Paese sono appena il 23%, contro il 66% della California dove non c’è il numero chiuso nelle Università, mentre in Europa sono il 39% della popolazione.

E ancora: in Italia appena 39 diplomati su 100 si iscrivono all’Università contro, ad esempio, gli 85 della Spagna. Ma non finisce qui: nel nostro Paese gli iscritti che prendono una laurea triennale sono solo il 31% (di quei 39 diplomati su 100 che si iscrivono), mentre solo il 20% consegue la laurea specialistica. Lo ha ricordato il sociologo Domenico De Masi, nel corso del Convegno “Scienza e Tecnologia 2030”, che si è svolto presso La Sapienza di Roma.

Anche Anief era presente all’incontro con Daniela Rosano: il sindacato da tempo richiama ad una maggiore attenzione verso una problematica così cruciale e determinante nelle sorti del sistema-Paese, lamentando la scarsità di interesse dello Stato per l’Università pubblica, testimoniata ad esempio dalla riduzione dei finanziamenti, la cancellazione della figura del ricercatore, il mancato turn-over, il caro-rette e un orientamento post-diploma non all'altezza: solo alcuni dei punti in elenco sui quali occorre intervenire, e in fretta,  per invertire la rotta. 
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