Cronaca

Lo sciopero generale dell'8 marzo: trasporti e sanità a rischio. L'Italia delle donne scende in piazza

Manifestazioni in ogni regione, corteo a Roma della rete "Non una di meno" e si fermano i trasporti e la sanità. Rispetto per fasce di garanzia
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ROMA - Uno sciopero con tante motivazioni, ma alla base di tutto c'è la discriminazione di genere. Oggi, 8 marzo, i lavoratori scendono in piazza contro la violenza sulle donne e i femminicidi, contro le molestie nei luoghi di lavoro, contro la precarietà e la privatizzazione del welfare, contro l'obiezione di coscienza nei servizi sanitari pubblici, a difesa della legge 194, per il potenziamento della rete nazionale dei consultori, contro il disegno di legge Pillon su separazione ed affido, per il diritto a servizi pubblici gratuiti e accessibili, al reddito universale e incondizionato, alla casa, al lavoro, alla parità salariale, all'educazione scolastica, alla libertà di movimento, per il riconoscimento e il finanziamento dei centri antiviolenza ed il sostegno economico per le donne che denunciano la violenze, per le politiche di sostegno alla maternità e paternità condivisa.
 

Sciopero trasporti, treni e bus: orari e fasce di garanzia

Il ministero dei Trasporti annuncia diverse possibili proteste al livello nazionale, dal trasporto ferroviario a quello aereo. Il personale Alitalia sarà in sciopero dalle 10 alle 14, altre compagnie si fermeranno invece per 24 ore.

I lavoratori di Trenitalia sciopereranno da mezzanotte alle 21 dell'8 marzo, garantendo però i servizi essenziali (dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21) tra cui, treni regionali, Leonardo express (Roma Termini - Fiumicino) e frecce. Anche l'Anas, sotto la sigla sindacale Cobas, si fermerà per 24 ore.
 

Sciopero trasporti a Roma: deviazioni Atac e servizi minimi garantiti

Roma, in materia trasporti, farà il 'pienone' di scioperi: Ama, Atac, Cotral e Roma tpl. Ama, dal canto suo, assicura "servizi minimi essenziali e prestazioni indispensabili", mentre Atac prevede "chiusure e deviazioni per le linee: 16, 51, 70, 71, 75, 85, 87, 118, 360, 590, 649 e 714. Inoltre, nel caso si rendesse necessaria la chiusura di piazza venezia, via del corso, via del Plebiscito, via del teatro marcello e via cesare battisti deviazioni anche per le linee h, 30, 40, 44, 46, 60, 62, 63, 64, 80, 81, 83, 160, 170, 492, 628, 715, 716, 781 e 916".

Sempre sotto le sigle di Cobas e Usb, Cotral fa sapere che vi sarà "astensione delle prestazioni lavorative dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Saranno però garantite tutte le partenze fino alle 8.30". Si aggiungerà poi anche lo sciopero dei taxi, dalle 8 alle 22. A fermarsi domani anche il sistema scolastico, con diverse sigle sindacali coinvolte: Usi, Usb confederazione, Cobas con adesione dell'Anief, Cub Confederazione unitaria di base e Sgb.


Trasporti a Milano

Nel capoluogo lombardo la circolazione è regolare sulla M1 e M3, sospesa invece su M2 e M5. Trenord comunica che i treni regionali, suburbani, a lunga percorrenza e i collegamenti aeroportuali con l'aeroporto di Malpensa (Malpensa Express e Malpensa-Bellinzona) potrebbero subire ritardi, limitazioni o cancellazioni. Tra le 18 e le 21 saranno garantite le corse indicate sul sito trenord.it e negli avvisi in stazione.
 

Il blocco a Napoli: fermi metro, funicolare e circumvesuviana

Per effetto della protesta proclamata dalla Confederazione unitaria di base e Unione sindacale di base, a Napoli è chiusa la funicolare centrale e linea 1 della Metropolitana. Stessa situazione per quanto riguarda la Circumflegrea, Circumvesuviana, Cumana e alla linea Piedimonte Alife. La linea 2 della metro procede a singhiozzo, la metà dei bus Anm è rientrata nel deposito di Cavalleggeri e il 30 per cento in quello di piazza Carlo Terzo. Alla stazione Centrale, fino alle ore 11, risultava cancellato l'Intercity della 9,50 per Palermo e, tra gli arrivi, l'Intercity da Roma Termini delle ore 9,29. Regolari i treni di Italo. Forti disservizi e corse cancellate alla Atc di Capri. Rispettate le fasce di garanzia.
 

I cortei a Bologna, Trieste e Cagliari

A Bologna e provincia, secondo i dati forniti da Tper, si attesta al 50% del servizio l'adesione allo sciopero dei trasporti per quanto riguarda i bus. In una nota, Usb Bologna parla di una grande adesione di piazza allo "sciopero femmista globale", con assemblee, convegni, seminari di approfondimento dalle scuole alle fabbriche. A Trieste questa mattina, nel centro della città, il collettivo "Non una di meno" ha organizzato uno "sciopero femminista" e un "punto fucsia" (alle 17.30 il presidio si sposterà in piazza della Borsa). 
A Cagliari oltre cinquecento persone si sono ritrovate alla partenza dai Giardini pubblici per il corteo, promosso da associazioni culturali e organizzazioni femministe, a cui stanno aderendo anche moltissimi studenti che hanno espresso i loro messaggi in striscioni, cartelli e coreografie. Una studentessa del Siotto di 15 anni porta al collo la foto di Giulia Caramazza, bolognese, uccisa e nascosta nel freezer. E poi tanti cartelli e messaggi per dire no alla violenza sulle donne.
 

Sciopero sanità, restano le prestazioni indispensabili

Si fermerà anche tutto il personale dipendente del settore sanitario nazionale, garantendo però "adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici mediante l'erogazione delle prestazioni indispensabili". Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di dar vita a un'iniziativa unitaria nazionale. Alle 9,30 al Policlinico Umberto i (aula di Patologia generale, ingresso viale Regina Elena) partirà infatti l'evento "Si chiamerà futura". La contrattazione di genere protagonista del cambiamento, a cui parteciperanno Susanna Camusso per Cgil, Annamaria Furlan, segretaria generale Cisl, e Ivana Veronese, segretaria confederale Uil.

"Il dibattito politico e sociale degli ultimi mesi è stato caratterizzato dal tentativo di rimettere in discussione anche le conquiste e i diritti che le donne hanno con fatica e determinazione raggiunto nel corso di decenni", così in una nota congiunta i tre sindacati.
 

Manifestazioni 2019: #BalanceforBetter

Mentre le manifestazioni del 2018 furono segnate dalla campagna contro gli abusi sessuali #MeToo, la parola chiave del 2019 è #BalanceforBetter, un hashtag per dire: "Agisci a favore dell'uguaglianza" "con un'azione collettiva", perché "non è una questione femminile" ma "essenziale perché le economie e le aziende prosperino". Un invito all'azione per velocizzare l'uguaglianza di genere in politica, affari, media e in ogni ambito sociale.

Nella giornata internazionale della donna l'Italia intera da Nord a Sud, l'Italia al femminile - e non solo - sciopera e scende in piazza, e, al fianco della mobilitazione proposta da "Non una di meno" e degli eventi organizzati da Cgil, Cisl e Uil si fermano trasporti locali, regionali, nazionali e aerei. Sciopero generale anche per il mondo della scuola, della ricerca e della sanità nazionale. A Roma, due le spinte propulsive dal mondo del lavoro al femminile: il corteo promosso da "Non Una di Meno" e il seminario sulla contrattazione di genere organizzato da Cgil, Cisl e Uil.
 

Le donne scendono in piazza

"L'8 marzo noi scioperiamo!": le donne di tutto il mondo si danno appuntamento in piazza per manifestare contro la violenza, dai femminicidi agli stupri, dagli insulti alle molestie, in famiglia, per strada e sui posti di lavoro. L'Italia risponde alla chiamata con manifestazioni, eventi, incontri e flash mob in molte città. Tra le altre, Alessandria, Bologna, Catania, Firenze, Genova, La Spezia, Livorno, Macerata, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pisa, Reggio Emilia, Torino, Vicenza.

Festa della Donna, Torino: al corteo tensioni tra manifestanti e forze dell'ordine


A Roma per il terzo anno il movimento femminista 'Non Una di Meno' ha organizzato una prima tappa della protesta alle 9 al ministero della Salute, con le donne che mettono al centro del presidio la qualità delle condizioni di lavoro di operatrici e operatori sanitari e la "richiesta di consultori e ospedali laici, aperti e finanziati, senza obiettori".

Alle 10,30 la protesta si sposta al ministero del Lavoro per richiedere "un salario minimo europeo, un welfare universale, congedi retribuiti e obbligatori per una maternità veramente condivisa; contro la discriminazione delle donne nel mercato del lavoro e la disparità salariale".

Poi una manifestazione che parte alle 17 da piazza Vittorio, passa per via Carlo Alberto, piazza Santa Maria Maggiore, via Liberiana, piazza dell'Esquilino. E ancora, via Cavour e via dei Fori imperiali fino alla meta di piazza Madonna di Loreto.

Tanti gli appuntamenti anche a Milano, si inizia la mattina in piazza Oberdan con un presidio, dibattiti e un pranzo solidale. Alle 18 un corteo parte da piazza Luca D'aosta e alla 22 la giornata si conclude con una festa. L'anno scorso lo sciopero globale dell'8 marzo era riuscito a coinvolgere 70 città italiane.

Chiuse la funicolare centrale e linea 1 della Metropolitana, stessa situazione alla Circumflegrea, Circumvesuviana, Cumana e linea Piedimonte Alife, linea 2 della metro a singhiozzo, cinquanta per cento dei bus Anm rientrati nel deposito di Cavalleggeri e 30 per cento in quello di piazza Carlo Terzo. Questi gli effetti, a Napoli, dello sciopero generale proclamato da Confederazione Unitaria di Base e Unione sindacale di Base.
Alla stazione Centrale, fino alle ore 11, risultava cancellato l'Intercity della 9,50 per Palermo e, tra gli arrivi, l'intercity da Roma Termini delle ore 9,29. Regolari i treni di Italo. Forti disservizi e corse cancellate alla Atc di Capri. Rispettate le fasce di garanzia.