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Scuola, 11 mila cattedre a "supplenti fai da te"

Il sindacato Anief minaccia n boom di ricorsi. Marcello Pacifico:"Ministro rivitalizzi doppio canale di reclutamento e metta fine al ricorso ai supplenti inesperti"

Economia
Scuola, 11 mila cattedre a "supplenti fai da te"
(Teleborsa) - Il precariato resta a livelli record nella scuola: sono circa 10 mila gli insegnanti chiamati dai presidi fuori graduatoria. La denuncia arriva dal giovane sindacato della scuola Anief, che chiede un intervento urgente per ripristinare il doppio canale di reclutamento e per evitare il boom di ricorsi risarcitori in tribunale.

Più di 150 mila contratti sono dati in supplenza, molto spesso a docenti non abilitati, ma anche a neo-laureati perché nelle graduatorie ad esaurimento (dove si attinge per il 50% dei posti di ruolo) non è più consentito l'inserimento dal 2012 e perché prendere una supplenza dalle graduatorie d'istituto, che non sono provinciali, diventa sempre più un terno al lotto quando con le semplici dichiarazioni di messa a disposizione si può presentare domanda in ogni scuola italiana superando il numero imposto dal Miur.

Nell'anno in corso sono state assegnate a "supplenti fai da te" che non risultano iscritti in nessuna graduatoria ufficiale, né in quelle provinciali ad esaurimento né in quelle d’istituto quasi 11 mila supplenze annuali, perché per questi problemi di reclutamento i presidi sono costretti a ricorrere alle domande di "messa a disposizione" pervenute ai singoli istituti. L’anno prossimo il fenomeno diventerà ancora più marcato.

"Quota 100 e l'abolizione degli ambiti territoriali andranno a incidere sul già consistente numero di posti vacanti e disponibili", sostiene il leader del sindacato Marcello Pacifico, aggiungendo che ciò scatenerà il "ricorso ai supplenti inesperti, anche perché gli abilitati sono concentrati su pochi istituti, perché costretti a sceglierne non più di 20".

"Bussetti - afferma - prenda coscienza della gravità della situazione: riapra le GaE per tutti i docenti abilitati, organizzi nuovi corsi abilitanti e rivitalizzi quel doppio canale di reclutamento che ha cercato di tutelare i precari nel continuo abuso dei contratti a termine".

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