La XX conferenza dei legali Anief

Mentre l’Anief celebra il decennale della sua fondazione di fronte a 150 delegati (“Era il giugno 2009, in otto cominciammo in otto metri quadri”, ricorda con orgoglio il suo presidente, Marcello Pacifico) gli oltre 100 avvocati che in questi anni ne hanno sostenuto l’azione si incontrano per la loro XX conferenza.

Il bilancio del “giovane sindacato”, come ama presentarsi, secondo i numeri diffusi appare indubbiamente brillante: 46 mila iscritti, 57 mila voti in occasione delle ultime elezioni Rsu, 20 milioni di risarcimenti e 15 mila ricorrenti solo nell’ultimo biennio, 10 mila iscritti ai webinar. L’Anief deve gran parte del successo ai suoi legali, che hanno ottenuto mille sentenze favorevoli negli ultimi due anni e 20 milioni di risarcimenti per i supplenti della scuola, con numerose esecuzioni verso lo Stato in corso, e patrocinato cento ricorsi al Tar del Lazio per conto di 15 mila ricorrenti che hanno impugnato bandi di concorso e mancati inserimenti in GaE.

E poi una miriade di azioni legali nei campi più diversi: abuso dei contratti a termine, ricostruzioni di carriera, salario accessorio, misure risarcitorie, mobilità del personale, concorsi per docenti, Ata e dirigenti scolastici, liquidazioni, pensioni e altro ancora, “senza dimenticare le impugnazioni che si verranno a determinare per la mancata liquidazione del trattamento di fine servizio per il biennio 2011/12 o, ancora, dell’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale al costo della vita che ancora oggi rimane ben al di sopra degli stipendi del comparto”. 

Contenzioso eretto a sistema e metodo di azione, con risultati spesso vincenti: “Le azioni legali in media hanno fatto ottenere ai ricorrenti iscritti al giovane sindacato 20 mila euro: una somma che è arrivata anche a 40 mila nei casi di precari storici con molti anni di servizio alle spalle”, si legge nel comunicato Anief. Azioni anche remunerative. Per presentare ricorso è necessario essere iscritti al sindacato. In taluni casi il ricorso è gratuito per gli iscritti, in altri è previsto un costo di preadesione e “solo in caso di accoglimento del ricorso, al ricorrente sarà richiesto il pagamento di una parcella al legale” Anief.

Somme ragguardevoli insomma, a fronte di risultati concreti, ottenuti non attraverso la contrattazione sindacale classica, fatta di incontri, trattative, assemblee, scioperi, ma privilegiando in modo sistematico la via giurisdizionale e la comunicazione online. “Siamo convinti che si tratta dell’inizio di un nuovo modo di fare sindacato”, afferma Pacifico.