Mini-aumento di stipendio per gli insegnanti.

E mini è la parola giusta, perché lo "scatto" sarà compreso tra i 3 e i 5 euro al mese.

Una cifra che il sindacato Anief (Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori) non esita a definire "irrisoria".

Nel dettaglio, spiega la stessa Anief, "con lo sblocco del meccanismo di adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale al tasso di inflazione programmato, da applicare per legge dal quarto mese di mancato rinnovo del Ccnl, scaduto infatti lo scorso 31 dicembre, i lavoratori del comparto più grande della pubblica amministrazione potranno contare su incrementi netti, considerando l’applicazione di un’aliquota Irpef al 38%, che vanno dai 3,37 euro netti dei collaboratori scolastici ai 4,74 euro da assegnare ai docenti della scuola secondaria".

"Dal mese di luglio - aggiunge il sindacato - le cifre subiranno un lieve incremento, che porterà i mini-aumenti tra i 5,62 euro ai 7,91 euro".

"Quando l'Istat ti certifica la perdita di mille euro di stipendio negli ultimi dieci anni, sapere che ne avrai in più quest'anno ti rincuora, ma non ti rende felice", il commento del presidente Marcello Pacifici.

Che aggiunge: "Rassicurazioni che poi si trasformano in delusione e rabbia se si guarda a cosa è successo nella vicina Francia, dove gli stipendi sono aumentati e sono in media 9 mila euro superiori di base a quelli nostri". "Temiamo - prosegue il presidente Anief - di aver ripreso a vivere un’altra parabola discendente, con l’inflazione che d’ora in poi riprenderà a salire rispetto a compensi praticamente fermi e sempre più lontani da quelli europei, più alti del 30-50%".

Di qui la richiesta di "contronto urgente" al governo e in particolare al ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e a quello dell'Istruzione Marco Bussetti.

(Unioneonline/l.f.)
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