Bologna

Ed ora arriva pure l'esorcista alla fontana dello scultore Luigi Ontani a Vergato

Luigi Ontani davanti alla sua fontana (foto dal sito del Comune di Vergato) (ansa)
L'opera è al centro di una polemica. Gli oltranzisti cattolici attaccano: "Satanismo". E domani annunciano il rito davanti alla statua. Il sindaco: "Assurdo"
2 minuti di lettura
BOLOGNA - Un fauno che simboleggia il Reno, il fiume della vallata, porta sulle spalle un putto (il torrente Vergatello) e dal basso spunta un Tritone che rappresenta l'Appennino. La fontana a firma dello scultore Luigi Ontani è stata inaugurata un mese fa a Vergato, paesone di quasi ottomila anime lungo la Linea Gotica, a quaranta chilometri da Bologna. Apriti cielo. E' partito lancia in resta il senatore Simone Pillon, leader del Family Day e del contestato disegno di legge che riforma il diritto di famiglia sulle separazioni: "Satanasso", "ci vuole una colata di cemento". Gli oltranzisti cattolici si sono scatenati. Ed ora arriva anche un sedicente esorcista per la sceneggiata.

E' padre David, così almeno si firma, ovvero Davide Fabbri, diacono a Rimini della milizia di San Michele Arcangelo, che si fa passare per esorcista (professa in realtà idee di estrema destra) e annuncia  che domani, giovedì 9 maggio, alle ore 11, insieme ad alcuni fedeli sarà a Vergato, in piazza Giovanni XXIII dove c'è la statua, a fare l'esorcismo.

"Prima reciteremo il rosario, poi eseguirò il rito di Papa Leone XIII di allontanamento del demonio dalla piazza" racconta senza precisare chi lo ha chiamato. "Alcuni amici che abitano lì e sentono energie negative, sono persone impaurite". Inutile fargli notare che si tratta di un'opera d'arte che si rifà, come spiegato dallo stesso artista originario di Vergato, alla mitologia e a simboli legati al territorio. Nulla a che fare, insomma, con riferimenti blasfemi, tanto più satanici. "E' normale che l'artista neghi e il cristianesimo non lo condanna per questo. Quando si parla del diavolo si passa per creduloni". Non è così? "Certo che no. Andrò a Vergato a verificare di persona, non faremo nessun danno alla fontana, può rimanere lì dove è, io chiuderò solo le porte aperte al male in senso spirituale" insiste padre David. Dell'opera si è discusso persino alla Scuola di esorcismo dell'Ateneo pontificio Regina Apostolorum di Roma.

La polemica non si placa. Mirko De Carli, coordinatore del Popolo dalla famiglia e candidato alle Europee, ha promosso una petizione on line, che ha superato le 700 firme, per far rimuovere la fontana. E si accoda anche Forza Nuova che chiede la rimozione della statua in quanto "esaltazione del maligno". Il sindaco Pd di Vergato Massimo Gnudi, finito al centro della bufera sulla fontana, allarga le braccia: "Ormai non mi meraviglio più di nulla. Tutto questo è frutto di una interpretazione arbitraria dell'opera, considerarla satanica è un'assurdità, un risultato lontano da tutte le aspettative. Si tratta di una minoranza, ma non vorrei che si trascendesse. L'unico timore che ho è che non accada qualcosa alla fontana, non è un avvertimento intimidatorio. Ma se dovesse succedere qualcosa sappiamo chi sono i mandati".

Gnudi replica anche agli attacchi della destra sui costi: l'opera è costata 240mila euro (di cui 80mila di fondi pubblici), "ma vale mezzo milione di euro". Oltre alla fontana il Comune ha inaugurato nelle sale del Municipio il museo con 40 opere di Luigi Ontani, pittore e scuoltore di fama, artista premiato pure dal presidente Mattarella. "Ci siamo impegnati su quest'opera e sul museo per cercare valorizzare un patrimonio rappresentato dal maestro. L'intento è far diventare Vergato una destinazione turistica anche grazie all'arte. Rimango perplesso anche rispetto a chi pensa che l'Appennino sia un contado: queste realtà esprimono cultura, storia, arte e scienza". Il riferimento è alla critica alla fontana, di tutt'altro tenore, della dem Raffaella Santi Casali che avrebbe preferito un monumento ai prodotti locali come la patata, la castagna o il tartufo".