10 maggio 2019 - 13:18

Il venerdì 17 della scuola: sciopero dei sindacati di base di prof, presidi e ferrovieri

Mentre Cgil Cisl e Uil hanno sospeso lo sciopero riaprendo la trattativa con il governo su busta paga e precariato, i sindacati di base sono sul piede di guerra. Venerdì 17 maggio sciopereranno sia i Cobas che i presidi in trincea contro le impronte digitali. E ora si sono aggiunti anche i dipendenti delle ferrovie

Il venerdì 17 della scuola:  sciopero  dei sindacati di base di prof, presidi e ferrovieri
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Sembrava tutto risolto con l’accordo firmato all’alba del 24 aprile, dopo una lunga notte di trattative con il premier Giuseppe Conte. Gli impegni presi dal governo per trovare in tempi brevi una soluzione condivisa sugli aumenti in busta paga e sui precari erano bastati a Cgil Cisl e Uil per decidere di sospendere lo sciopero che avevano indetto per il 17 maggio, a meno di un mese dalla chiusura delle scuole (e - quel che avrebbe fatto più male all’esecutivo - a una settimana dalle elezioni europee). Poi sono arrivate le prime crepe.

Cobas e presidi

Prima si sono sfilati i sindacati di base: Cobas, Unicobas, Anief e Cub per maestre e prof, Udir per i dirigenti scolastici sul piede di quella contro la nuova norma anti furbetti del cartellino che prevede l’installazione negli uffici pubblici di sistemi di verifica biometrica come le impronte digitali e le rilevazioni dell’iride. Mentre infatti, dopo un lungo bracco di ferro anche interno all’esecutivo, gli insegnanti - come già le forze dell’ordine, i magistrati e i prefetti - sono stati esclusi dai nuovi sistemi di controllo (anche perché già sottoposti alla disciplina del registro elettronico), per i presidi si è deciso di demandare a un decreto ad hoc la definizione di una qualche forma di verifica delle presenze ancora non meglio specificata.

Ferrovie dello Stato

Ma non basta. Oltre ai docenti aderenti ai sindacati di base che non si fidano delle promesse fatte dal governo giallo-verde e ai presidi in trincea contro le impronte digitali, ieri sera i sindacati di base delle Ferrovie dello Stato hanno indetto, sempre per venerdì 17, uno sciopero dei trasporti dalle 9 alle 17 mettendo a rischio la presenza anche di quei docenti che erano intenzionati a presentarsi al lavoro. Poiché l’adesione è individuale e per legge il lavoratore non è tenuto ad alcun preavviso, molte scuole hanno già pubblicato sui propri siti degli avvisi alle famiglie sul fatto che «venerdì 17 maggio non è garantito lo svolgimento regolare delle lezioni».

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