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Scuola, oggi alle 15 l'incontro tra Miur e sindacati: si cerca l'accordo

Sul tavolo un aumento di stipendio di 120 euro lordi al mese e l'assunzione di altri 55mila docenti. Ma l'Anief attacca: "nuovi concorsi non sono panacea di tutti i mali"

Economia, Scuola
Scuola, oggi alle 15 l'incontro tra Miur e sindacati: si cerca l'accordo
(Teleborsa) - Un aumento di stipendio per tutti i docenti di 120 euro lordi al mese e un piano di assunzioni che porterà in cattedra altri 55mila docenti precari. Sarebbero questi – secondo quanto anticipato dalla Repubblica – i punti chiave della trattativa tra ministero dell'Istruzione e sindacati confederali (più Snals e Gilda) che ripartirà oggi pomeriggio alle 15 in Viale Trastevere.

Nonostante l'intenzione di chiudere nel più breve tempo possibile il rinnovo del contratto scuola valevole per il triennio 2019-2021, il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, oggi non sarà presente a causa di "impegni fuori Roma" (al suo posto ci sarà il suo Capo di gabinetto).

Sulla base di quanto già sottoscritto lo scorso 24 aprile l'accordo dovrebbe prevedere più risorse per garantire stipendi adeguati agli insegnanti e soluzioni mirate per il precariato: chi insegna da più di 36 mesi avrà percorsi dedicati per l’immissione in ruolo e anche per gli Ata dovrebbero arrivare miglioramenti contrattuali.

"Sono felicissimo dei nostri docenti ma in questo momento mancano e dobbiamo correre ai ripari: è il momento del reclutamento", ha affermato ieri Bussetti ricordando che "il grosso delle immissioni in ruolo è avvenuto alla fine degli anni '70 e agli inizi degli '80, quindi molti di loro stanno raggiungendo la fine della carriera".

"Il problema, veramente serio, è nel tipo di risposta che Bussetti vuole dare all'amministrazione per risolvere la questione della supplentite cronica" ha commentato l'Anief in una nota. Il sindacato si è, infatti, mostrato critico nei confronti della proposta del Ministro di indire "un concorso per l'infanzia e la scuola primaria per 17mila posti, per la secondaria di primo e secondo grado di quasi 50mila" e attivare "in tre anni 40mila posti per il sostegno"."Nessun riferimento viene fatto ai precari che da tempo permettono di portare avanti con regolarità le lezioni in tantissime scuole – controbatte il sindacato che prenderà parte allo sciopero di domani –. È incredibile come un ministro della Repubblica, ex provveditore, possa ignorare che vi siano 70 mila docenti abilitati con i Pas, 30 mila con il TFA, altrettanti con l'idoneità diocesana, migliaia ritenuti idonei nei precedenti concorsi, a cominciare da quello del 2016, altri 35 mila ex fit, 50 mila con diploma magistrale o Itp. Invece di stabilizzare tutti questi docenti, si invoca ai nuovi concorsi, come se fossero la panacea di tutti i mali".

Secondo il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico la soluzione è: riaprire le ex graduatorie permanenti; rivitalizzare il doppio canale di reclutamento; favorire passaggi di ruolo e organizzare brevi corsi gratuiti abilitanti per chi ha svolto oltre 36 mesi di servizio; collegare domanda e offerta; non sfruttare più i precari perché questi insegnanti esistono".
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