Il Tirreno

Pisa

il caso di palermo 

Dagli alunni del Sant’Anna ai sindacati: tutti con Maria Rosa

Dagli alunni del Sant’Anna ai sindacati: tutti con Maria Rosa

Pisa chiede il reintegro della professoressa siciliana Presidio sotto la sede dell’ufficio scolastico provinciale

24 maggio 2019
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pisa. L’appello degli studenti delle scuole superiori pisane, quello degli alunni del Sant’Anna e poi il presidio, nel pomeriggio di ieri, sotto le finestre dell’ufficio scolastico regionale. Anche Pisa non è rimasta in silenzio e ha voluto manifestare la propria solidarietà alla docente dell’Itis Vittorio Emanuele III di Palermo, Rosa Maria Dell’Aria, sospesa temporaneamente dall’insegnamento con retribuzione dimezzata. Un provvedimento adottato nei suoi confronti «per non aver impedito la presentazione di una ricerca in cui i suoi alunni esprimevano la loro opinione su temi di scottante attualità – ricordano in un post gli alunni della Scuola superiore Sant’Anna –. La preoccupazione si estende anche al successivo intervento della polizia nei locali dell’istituto. Crediamo fortemente che scuole e università siano liberi spazi di dialogo e di confronto, da tutelare nella loro dimensione di sviluppo delle capacità di pensiero critico e indipendente degli studenti. Di conseguenza, riteniamo grave che una genuina espressione di tali capacità abbia ricevuto una risposta istituzionale di carattere repressivo, suscettibile di alimentare un clima di intimidazione potenzialmente lesivo del pieno esercizio di libertà fondamentali quali quella di espressione e di insegnamento. Una vicenda del genere non può passare inosservata e merita la nostra ferma disapprovazione».

Dello stesso tono il documento sottoscritto dai docenti del Liceo Buonarroti di Pisa che, in difesa della libertà costituzionale di insegnamento, chiedono il ritiro della sospensione nei confronti dell’insegnante di Palermo. «La vicenda – scrivono – parla a tutte e tutti noi, docenti, studenti, lavoratori e educatori della scuola pubblica italiana, di un clima di intolleranza che si va esacerbando sempre più, fino a impattare violentemente in una delle istituzioni più importanti e delicate, da trattare con massima attenzione e cura e preservare in quanto fucina di coscienze dei cittadini: in quanto docenti, consapevoli del delicatissimo compito di educatori che sosteniamo ogni giorno, il provvedimento punitivo verso Rosa Maria ci appare come un atto intimidatorio. Come docenti e cittadini del Liceo “Filippo Buonarroti” solidarizziamo con Rosa Maria, di cui chiediamo l’immediato reintegro in classe, e dichiariamo che ci batteremo sempre per la difesa del principio di libertà di espressione e di insegnamento, secondo i principi e nei limiti democratici e antifascisti sanciti dalla Costituzione».

E con questo obiettivo sono scesi in piazza, in presidio compatto e corale, tutti i sindacati pisani legati al mondo della scuola: Cobas, Anief, Cisl scuola, Flc Cgil, Gilda Unams Pisa, Snals Pisa, Uil scuola, Unicobas. –

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