Si torna a parlare dei Diplomati Magistrali. Dopo due plenarie e continue sentenze di merito negative, questi insegnanti continuano a rivendicare il diritto alle Gae. Molta è ancora la carne al fuoco che li riguarda nonostante anche le molte incertezze. La partita non è dunque ancora persa.

La petizione europea

È ancora in corso la petizione europea Scirpoli 934/2018 che, ad oggi vanta circa 5.400 firme. Numeri ancora troppo bassi se si considerano i molti insegnanti di Scuola primaria e infanzia interessati. L’oggetto della petizione, si ricorda, è la “denuncia” nei confronti di una disparità di trattamento tra docenti Dm inseriti e confermati nelle Gae a pieno titolo e tutti gli altri Dm, non ancora inseriti o inseriti con riserva o già depennati.

Una situazione quindi discriminatoria che vuole essere posta all’attenzione dell’Europa.

La Cassazione

Manca ancora il responso della Corte di Cassazione sulla questione dei Diplomati Magistrali. La discussione si è tenuta il 12 marzo scorso, e si diceva che già a metà maggio se ne conoscesse la decisione. Invece, ad elezioni europee ormai concluse, ancora tutto tace e nemmeno si avanzano ipotesi circa un’ipotetica data in cui sarà reso noto il verdetto.

Inoltre, a creare dubbi, sono anche gli effetti che questa decisione avrà, o meglio, ci si chiede nei confronti di chi verranno dispiegati questi effetti. Se solo nei confronti di chi abbia ancora ricorso pendente o di tutti i Diplomati Magistrali, anche coloro che hanno già subíto il depennamento delle Gae.

Ogni dubbio interpretativo verrà comunque risolto solo quando la Cassazione renderà pubblica la sua decisione.

Si rammenta che ciò che era stato lamentato con il ricorso proposto dal sindacato Anief innanzi alla Cassazione toccava alcuni punti salienti: eccesso di potere giurisdizionale, violazione della Costituzione e violazione della Cedu.

Cug, Corso Universitario per le Gae

Si fa spazio anche l’ipotesi avanzata dal Movimento Docenti Dm, che tenta una mediazione politica col Governo. Si tratta del Corso Universitario per le Gae (Cug). Questo è quanto propone il movimento stesso.

Si tratta di un corso non abilitante della durata annuale, che non prevede alcuna selezione in entrata.

Lo scopo sarebbe quello di sciogliere la riserva per quei Diplomati Magistrali già in ruolo o inseriti nelle Gae, confermandoli dunque a pieno titolo. Il corso permetterebbe inoltre l’ingresso nelle Gae per quei Dm non ancora inseriti.

Il prossimo anno scolastico

L’a.s 2019/2020 sarà un anno scolastico nuovamente all’insegna dell’incertezza. Si parla già infatti di numerose supplenze da seconda fascia delle graduatorie d’Istituto, anche per la copertura di posti vacanti. Ci saranno inoltre nuove assunzioni di ruolo con riserva, col rischio che nel frattempo arrivino sentenze di merito negative con conseguenti depennamenti, e senza il paracadute del Decreto Dignità. A tutto ciò si aggiunge anche l’incertezza sulla pubblicazione delle graduatorie di merito uscenti dal Concorso Straordinario, che potrebbe slittare all’a.s 2020/2021.