11 giugno 2019 - 22:54

Scuola, duemila bambini in meno alle elementari e la media Manzoni perde una prima: genitori mobilitati

Ecco come partirà il prossimo anno scolastico a Torino e provincia

di Chiara Sandrucci

Scuola, duemila bambini in meno alle elementari e la media Manzoni perde una prima: genitori mobilitati
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Oltre 2 mila bambini in meno alle elementari. Partirà così il prossimo anno scolastico a Torino e provincia, con 68 intere classi di scuola primaria che mancheranno all’appello. I dati diffusi ieri dall’Ufficio scolastico territoriale confermano gli effetti dirompenti del calo demografico, che si fa sentire con un saldo negativo di 2.125 iscritti alle elementari. La scure sulle classi ha già provocato reazioni. Non solo alla scuola Vidari di Mirafiori Nord, la succursale che perdendo l’unica prima rischia la chiusura malgrado l’intervento del vescovo Nosiglia.

San Salvario

Ma anche alla scuola media Manzoni di San Salvario, che il prossimo anno, con 77 iscritti, si è vista aggiudicare una prima in meno su 4 sezioni. I rappresentanti d’Istituto hanno subito chiesto un incontro urgente all’Ufficio scolastico. «Dato che la sezione musicale ha 24 iscritti selezionati, resteranno due classi pollaio da 26 alunni in aule troppo piccole per ospitarle – osservano i genitori -. Inoltre non si potranno più accogliere gli stranieri in arrivo in corso d’anno, 40 soltanto l’anno scorso, come storicamente è sempre stato fatto». Alla Manzoni il calo degli iscritti è da imputare anche ad una generale disaffezione, dovuta alla mancanza di una dirigenza stabile. «Ma non ci sono altre medie vicine – aggiungono i rappresentanti -. Così si indebolisce una scuola che è una risorsa per la tenuta del quartiere». Le scuole elementari più colpite dai tagli sono quelle dov’era maggiore la presenza di allievi stranieri: oltre al calo demografico, si somma anche la loro partenza o il mancato arrivo di nuovi migranti. In questi casi l’Ufficio scolastico si limita a prendere atto dei numeri, deve far quadrare i conti su tutta la provincia.

Cinque nuovi indirizzi musicali

Più leggero il calo dei bambini alle scuole d’infanzia dello Stato, appena 332 iscritti e 7 classi in meno, ma soltanto perché molte comunali chiudono o diventano statali. E quindi i bambini si concentrano qui. Rimangono ancora in pareggio le scuole medie, tengono le superiori con un incremento di 649 iscritti. Ma non durerà ancora per molto. L’onda lunga della denatalità non si ferma. E l’Ufficio scolastico ne evidenzia anche gli effetti positivi. Sono stati autorizzati 5 nuovi indirizzi musicali nelle scuole medie, che pesano 4 volte una sezione normale. Partiranno all’Ic Leonardo da Vinci, Pacinotti e Peyron di Torino, oltre che Nichelino III e San Mauro II. L’anno scorso ne era stato avviato soltanto uno nuovo a Moncalieri. «Il numero medio di alunni per classe è diminuito per ogni ordine e grado, alla primaria sono state autorizzate 41 classi a tempo pieno in più – si aggiunge nel rapporto -. C’è stato anche un aumento di risorse di organico, 123 docenti in più in un contesto di decremento degli alunni». Il personale docente sui «posti comuni», escluso quindi il sostegno, sarà di 22.214 insegnanti nella Città metropolitana per il cosiddetto organico «di diritto». Ma il tasto è dolente, i giochi sono soltanto all’inizio. La strada per arrivare all’organico «di fatto» è ancora lunga. «Bisognerà vedere quanti posti rimarranno vacanti – commenta Teresa Olivieri, responsabile Cisl Scuola Torino -. Attendiamo tutti con ansia che vengano banditi nuovi concorsi». A settembre i sindacati prevedono un numero di supplenti ancora più alto di quest’anno. L’Anief parla di 200 mila cattedre vacanti, concentrate al Nord. «Una bomba», la definisce Giulia Bertelli della Cub, «pronta ad esplodere».

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