Le sezioni unite civili della Cassazione hanno respinto il ricorso del gruppo di insegnanti diplomati confermando la sentenza del Consiglio di Stato. L'Anief annuncia battaglia

di Redazione - La Cassazione a Sezioni Unite ha confermato la sentenza del Consiglio di Stato sull'esclusione dei diplomati dalle Gae. Le SSUU hanno respinto infatti il ricorso del gruppo di maestri diplomati fino al 2002 confermando la sentenza di palazzo Spada che a fine 2017 ha escluso dalle graduatorie a esaurimento per le scuole materne ed elementari gli insegnanti in possesso del solo diploma magistrale che non avessero partecipato alle sessioni di abilitazione o ai concorsi.

Per la Cassazione, la decisione "rimane entro l'ambito di interpretazione e ricostruzione di una complessa normativa".

Dall'Anief, intanto, annunciano già battaglia e una class action.

La Suprema Corte, spiega in una nota il sindacato, "ha ritenuto non esistente l'abuso di potere giurisdizionale da parte dell'adunanza plenaria del Consiglio di Stato: di fatto, la Cassazione non ha detto che le conclusioni del CdS siano corrette e condivisibili, ma ha ritenuto che la sentenza del più alto Consesso della Giustizia amministrativa, essendo frutto di una mera interpretazione delle norme giuridiche, non determini un abuso del potere giurisdizionale"

L'Anief, che da sempre chiede la riapertura delle Gae, "per sanare questa e altre illegittimità compiute a discapito dei tanti docenti abilitati esclusi dall'accesso al 'doppio canale' di reclutamento, conferma l'intenzione di procedere presso i competenti Tribunali del Lavoro per impugnare ogni singolo licenziamento

che dovesse intervenire nei confronti dei docenti immessi in ruolo 'con riserva' che hanno superato l'anno di prova". Inoltre, si legge, mentre si attende entro il 2020 l'esito del reclamo collettivo già presentato al Consiglio d'Europa e dichiarato ammissibile da un anno, l'Anief "chiederà ai giudici amministrativi di sollevare il caso dei diplomati magistrale di fronte alla Corte di Giustizia Europea".

Infine, entro settembre, il sindacato "valuterà la possibilità di presentare una class action

per risarcire i docenti dai danni prodotti nei loro confronti e far dichiarare la responsabilità risarcitoria dello Stato italiano, colpevole di aver ingannato per anni i docenti con diploma magistrale conseguito entro l'a.s. 2001/2002 negando la validità abilitante del loro titolo". La "nostra azione di tutela non si esaurisce qui e agiremo su più fronti" ha dichiarato il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico. "Invitiamo sin da ora tutti i docenti con diploma magistrale e tutti gli abilitati ingiustamente esclusi dall'accesso alle graduatorie ad esaurimento ad intraprendere azioni risarcitorie contro lo Stato italiano per l'abusiva reiterazione dei contratti a tempo determinato" ha concluso.

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Foto: 123rf.com
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