Economia

Scuola, via libera MEF alle assunzioni non risolve problema precariato

Dopo la diminuzione da parte del MEF, arrivano pronte le repliche dei sindacati

30 luglio 2019 - 15.56
(Teleborsa) - Il MEF ha dato il via libera alle immissioni in ruolo dei docenti, ma con una riduzione di 5 mila posti, giustificando questo taglio con la marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata nell'ultimo biennio. Diversi aspetti da considerare su questa decisione: al ministero dell’Istruzione, ad esempio, non hanno avuto nulla da eccepire sul taglio di assunzioni, consci del fatto che cambierà ben poco ai fini delle effettive assunzioni a tempo indeterminato, molte meno delle cattedre autorizzate. Si prevede, inoltre, che a due convocazioni su tre non si presenterà alcun docente, come scritto da ANIEF due mesi fa al MIUR.

Ha commentato la situazione il Presidente Marcello Pacifico: "Non c'è alcun provvedimento straordinario sul fronte del reclutamento del personale docente, che non coprirà nemmeno il turn over. Oltre 50 mila cattedre in deroga su sostegno rimarranno in vita, le quali si assegnano in supplenza fino al 30 giugno, poi ci sono 50 mila maestre con diploma magistrale con circa 7 mila che dovranno rinunciare all'assunzione già ratificata". "In questo modo ci si presta - conclude il Presidente - a sempre più richieste di risarcimenti da parte dei precari danneggiati, possiamo dire che più dell’80 per cento sono posti liberi, senza nessun insegnante titolare impegnato in altri ruoli".
Servizio a cura di Teleborsa

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