La pubblicazione

Scuola, docenti precari: dopo cinque anni arrivano le nuove GaE

31 luglio 2019 | 12:00
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Scuola, docenti precari: dopo cinque anni arrivano le nuove GaE

Marcello Pacifico: “Osteggiare queste modifiche normative fondamentali, non fa altro che aggravare il livello di offerta” formativa

Scuola – Mentre il Miur si fa attendere più del dovuto per la pubblicazione del decreto di assunzione di 58.627 nuovi docenti, di cui 44.075 su posti comuni e 14.552 posti su sostegno, gli uffici scolastici provinciali lavorano a ritmo serrato per concludere le operazioni di pubblicazione delle GaE aggiornate: è un’operazione fondamentale, perché, scrive oggi Orizzonte Scuola, “alle graduatorie ad esaurimento è destinato il 50% dei posti vacanti e disponibili, mentre l’altro 50% va ai concorsi”.

PUBBLICAZIONE DEFINITIVA IN ARRIVO

La pubblicazione delle nuove graduatorie ad esaurimento, dove sono collocati ancora alcune decine di migliaia di docenti precari abilitati, è attesa per il prossimo 31 luglio: in tal caso arriverebbe a ridosso di quella dell’atteso decreto ministeriale con il contingente e la gestione delle 58 mila assunzioni di insegnanti a tempo indeterminato, con la scelta della sede da parte dei precari delle GaE prevista “dopo gli assunti dalle graduatorie di merito dei concorsi”.

LA POSIZIONE DELL’ANIEF

Anief ribadisce che, per permettere il migliore “incontro” tra domanda e offerta di insegnanti precari, bisogna tornare a quando le GaE, allora chiamate graduatorie permanenti, si rinnovavano ogni anno: in questo modo, si permetterebbe ai candidati di spostarsi liberamente verso le province dove vi sono maggiori posti liberi.

E contemporaneamente, vanno riaperte le GaE a tutti gli abilitati della seconda fascia d’istituto, a partire delle tante graduatorie senza più candidati, spesso assenti anche da quelle di merito. Altrimenti, si ripeterà quell’assurda situazione dello scorso anno, quando quasi 33 mila cattedre destinate al ruolo furono ‘perse’ perché non vi era nessuno in condizione utile per ricoprirle.