Troppe cattedre vuote nelle Marche
Scuola, adesso è caccia ai supplenti

Troppe cattedre vuote nelle Marche Scuola, adesso è caccia ai supplenti
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 28 Agosto 2019, 10:09

ANCONA La campanella sta per suonare, ma molte cattedre sono ancora vacanti. A pochi giorni dall’inizio della scuola - nelle Marche si tornerà tra i banchi il 16 settembre - comincia a fare riscaldamento la carica dei supplenti, chiamata a coprire i posti non ancora assegnati. Secondo i calcoli del ministero dell’Istruzione, la regione può assumere per incarichi di ruolo, per l’anno scolastico 2019/2020, 1.358 docenti ma, secondo le stime di Cisl Scuola Marche, le nomine fatte fino a Ferragosto coprivano appena il 60% del totale. Tradotto: 815 cattedre assegnate a fronte delle 543 da piazzare. E a queste si aggiungono quelle in deroga per il sostegno. 

Si torna sui banchi: il 5 settembre iniziano i ragazzi di Bolzano, nelle Marche il 16



Le nomine sono poi riprese il 19 agosto, dopo il pit stop delle ferie, ma si va comunque profilando la caccia al supplente, in linea con il trend nazionale. «I posti restano vuoti per mancanza di persone nelle graduatorie ad esaurimento - spiega la segretaria regionale di Cisl Scuola, Anna Bartolini - . Servono concorsi straordinari per stabilizzare gli insegnanti. L’accordo in questo senso fatto a livello nazionale tra sindacati e Miur era stato votato anche in Consiglio dei ministri con la clausola “salvo verifiche”, ma ora la crisi di governo ha messo tutto in stand by e, considerando che il ministro Bussetti era in quota Lega, le prospettive non sono rosee».
 
In Italia, sono in tutto 200mila le cattedre ancora da assegnare, come denuncia l’Associazione nazionale insegnanti e formatori, e il limbo politico romano non aiuta. L’accordo del 24 aprile tra sindacati e Miur prevedeva un percorso formativo abilitante straordinario di un anno all’Università, rivolto a docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado (dove le carenze sono maggiori) con tre anni di sevizio. Inoltre, prevedeva un concorso straordinario, anche questo tarato su chi ha già alle spalle tre anni di esperienza sul campo, oltre a chiedere di tornare a bandire i concorsi ordinari con regolarità. «Ora è tutto sospeso - prosegue Bartolini - e il personale continua ad accumulare servizio e precariato ma le classi restano vuote perché le graduatorie sono esaurite». «Alcune posizioni come quelle di docenti di laboratorio o di strumenti musicali - fa sapere Rordigo Verticelli, referente Anief per Marche e Abruzzo - sono andate deserte al 100% perché non c’è nessuno nelle Gae che le copra. La soluzione è riaprire le graduatorie a esaurimento perché in II fascia ci sono tutti insegnanti abilitati e anche in III ci sono laureati che hanno già fatto esperienza nelle scuole». 
Il contenzioso
Completate, invece, le nomine dei dirigenti scolastici, che prenderanno servizio il 2 settembre. Solo tre le scuole in cui la posizione è rimasta vacante, tra cui quella di Serra San Quirico, in provincia di Ancona, dove è in atto un contenzioso su un vecchio concorso e dunque il posto resta congelato fino alla fine della diatriba.

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