Cronaca

E’ caos nomine nella scuola: “Colpa dell’Ufficio Scolastico della Puglia”

L’altro ieri erano davvero in tanti gli insegnanti pazientemente in fila dinanzi all’ingresso dell’Ufficio Scolastico di via Castromediano sotto il solleone, a Bari, per chiedere spiegazioni e ragguagli sulla propria posizione in ordine a nomine e supplenze in vista dell’oramai prossimo anno scolastico. Al loro fianco, tra gli altri rappresentanti sindacali, i responsabili Anief Puglia, decisi a riannodare le fila di una situazione ancora poco chiara, per non dire assolutamente illegittima. Ma procediamo per ordine. Come ben noto, l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, in occasione delle convocazioni dei candidati per le immissioni in ruolo dei docenti per l’anno scolastico 2019/2020, starebbe operando in modo come minimo “irrituale”, attaccano i rappresentanti Anief. Motivo? Non si consente a docenti di ruolo su sostegno di poter essere assunti, dopo che gli stessi hanno sostenuto le prove concorsuali con regolare collocazione utile in altra graduatoria, su posto comune. ‘Punctum dolens’ questo che, almeno per adesso, non si è riusciti a superare negli uffici preposti. <<Questa condotta è stata più volte immediatamente stigmatizzata da Anief e altre sigle sindacali  in sede di convocazione; successivamente è stato diramato anche un comunicato congiunto ufficiale. La nostra posizione è chiara: l’Ufficio Scolastico della Puglia sta operando in maniera errata per diverse motivazioni che sono state già ampiamente esplicate nelle sedi competenti>>, rimarcano Pasquale Spinelli e Silvio Maglio. I quali, sempre in nome di Anief Puglia, ci tengono appunto a chiarire come, ai sensi dei vari bandi di partecipazione ai concorsi per personale docente, ma anche a seguito di varie pronunce giurisdizionali e all’intervento della Corte Costituzionale, ai docenti già di ruolo è permesso partecipare ai concorsi a cattedra per il personale docente, senza preclusione alcuna. Nessuna normativa vieta, al docente già di ruolo su posto di sostegno, di accettare una (nuova) immissione in ruolo da altra graduatoria concorsuale. In questi giorni, insomma, si sta verificando la situazione paradossale per cui la Corte Costituzionale e il bando di concorso permettono al docente di ruolo su posto di sostegno di partecipare a concorsi su posto comune, mentre anche la graduatoria di merito stilata al termine del concorso su posto comune, contiene anche i nominativi dei docenti già di ruolo su posto di sostegno, senza alcuna indicazione di riserva di alcun tipo. E così accade che docenti già di ruolo su posto di sostegno, vengono regolarmente convocati per l’immissione in ruolo su posto comune e per tutta risposta l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia nega la possibilità di accettare il nuovo ruolo a chi è già docente di sostegno, confondendo inammissibilmente il contratto a tempo indeterminato che si intende sottoscrivere su posto comune con efficacia dal 1.9.2019, per il quale il docente non sarà soggetto ad alcun vincolo quinquennale su posto di sostegno, di cui al concorso DDG 85/18, con il contratto destinato a perdere efficacia il 31.8.2019, di precedente immissione in ruolo. <<Dall’approvazione della graduatoria discende il diritto all’assunzione del partecipante collocato in posizione utile nella graduatoria, cui corrisponde l’obbligo di adempimento dell’amministrazione: in Puglia non sta avvenendo ciò. In questa ottica Anief Puglia auspica in tempi brevi la risoluzione positiva della questione a favore dei candidati e dei vincitori di concorso invitando l’USR Puglia, unico in tutta Italia, a rivedere la propria posizione e l’arbitrarietà della propria condotta>>, chiariscono ancora i due sindacalisti Anief. E se i burocrati di via Castromediano dovessero non mutare indirizzo? <<Saremo costretti a rivolgerci – per l’ennesima volta – al giudice per dare giustizia ai docenti danneggiati, chiedendo gli eventuali danni economici derivanti dalla mancata assunzione in ruolo>>.

Francesco De Martino


Pubblicato il 28 Agosto 2019

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