Finanza

Scuola, Decreto Inclusione inutile senza corpo docente stabile

Il problema è che mancano i decreti attuativi, inoltre non c’è la trasformazione dell’organico di fatto dei docenti di sostegno in organico di diritto
Pubblicato il 29/08/2019
Ultima modifica il 29/08/2019 alle ore 12:47
Teleborsa
Dopo l'adozione del Decreto Inclusione, avranno una nuova conformazione le commissioni mediche per l'accertamento della condizione di disabilità per l'inclusione scolastica.

Il problema è che mancano i decreti attuativi, inoltre non c’è la trasformazione dell’organico di fatto dei docenti di sostegno in organico di diritto, oltre che la stabilizzazione dell’organico addetto ai servizi di assistente all'autonomia e alla comunicazione. In mancanza di una norma cogente, le ore di sostegno indicate nel Pei (Piano Educativo Individualizzato) saranno ancora inferiori al previsto. 

"Si parla del Decreto Inclusione, ma senza un corpo docente sicuro e stabile ogni novità introdotta è destinata a incidere davvero poco", commenta Marcello Pacifico, Presidente ANIEF, che continua "non ottemperando alla richiesta dei giudici, il ministero dell’Istruzione ha continuato a conferire le supplenze su posti di sostegno in deroga, con i numeri che stanno assumendo proporzioni sempre più preoccupanti: quest’anno si supererà la soglia delle 50 mila cattedre in deroga, a cui se ne aggiungeranno anche almeno altre 10 mila collocate in organico di diritto".

"Con l’annoso problema dell’assegnazione dei posti a personale precario non specializzato - conclude Pacifico -, considerando che i corsi di specializzazione sono ancora in corso, si prevede che addirittura l’80% delle cattedre libere verranno assegnate a supplenti non specializzati. E in contemporanea, gli insegnanti specializzati e formati non vengono immessi in ruolo".
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