L'ANALISI
09 Settembre 2019 - 19:36
Azzeramento totale delle rette per la frequenza degli asili nido a partire dal prossimo anno scolastico e aumento dei posti disponibili soprattutto al Sud. Miglioramento della didattica nelle scuole, aumento gli stupendi degli insegnanti in linea con l’Ue e contrasto del precariato anche attraverso i concorsi. Attenzione ai «cervelli in fuga», perchè il rischio dell’Italia, altrimenti, è quello di un "inesorabile declino». Il premier Giuseppe Conte nel discorso oggi alla Camera per chiedere la fiducia, ha puntato a testa bassa su giovanissimi, istruzione e famiglia, «le prime leve sulle quali agire». Al tema ha dedicato il primo, appassionato, lungo passaggio del suo discorso. È partito dal nervo che l’Italia ha maggiormente scoperto, quello dell’accudimento dei bambini molto piccoli, 0-3 anni, concausa dei bassissimi attuali tassi di denatalità in Italia, per promettere - il progetto è in sintonia con la volontà del Ministero dell’Economia - che il governo, dal 2020-2021, azzererà totalmente le rette per la frequenza di asili nido e micro nidi e amplierà contestualmente l’offerta di posti disponibili. È passato poi all’esame dei problemi della scuola, della ricerca e infine dell’Università, parlando dell’Italia come di un futuro laboratorio di «innovazione, opportunità idee, capace di offrire ai giovani solidi motivi per rimanere» con un lavoro che «non sia precario e a basso costo" dal momento che «solo il lavoro di qualità è garanzia contro la povertà e l’insicurezza economica». Le sue parole sono state accolte con soddisfazione sia dalle forze politiche di maggioranza sia anche da molte associazioni e dai sindacati. Plausi, soprattutto per le novità promesse per gli asili nido, dal Forum delle Famiglie, Save the Children, dalle associazioni dei consumatori come il Codacons e l’Unione dei Consumatori, da Cittadinanzattiva, dall’Anief e da Fp Cgil, la quale ricorda che ben 1 milione di bambini oggi ne sono esclusi. Apprezzamento per le parole del premier è arrivato anche dal ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti. Il presidente della Regione Emilia Romagna, Bonaccini, ha ricordato che l’Emilia, sui nidi, sta facendo da apripista. «Tra le cose più convincenti del nuovo esecutivo, il ritorno da protagonisti nella famiglia europeista e la proposta degli asili nido gratuiti per tutti», ha commentato Matteo Renzi. «Il discorso di Conte è fortemente innovativo, riformista, progressista», ha osservato il ministro e capo delegazione del Pd al governo», Dario Franceschini, aggiungendo che «un’idea forte per tutti noi è quella degli asili nido gratuiti per le fasce meno abbienti». La svolta degli asili nido gratuiti è piaciuta anche a Beatrice Lorenzin (Misto) mentre per l'opposizione si tratta dell’ennesimo «oceano di promesse e buone intenzioni», comprese quelle sui nido.
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