Scuola Rimini, cinquanta cattedre restano scoperte il primo giorno

Decine di posti ancora da coprire. Il racconto di un insegnante

Primo giorno di scuola

Primo giorno di scuola

Rimini, 17 settembre 2019 - Mancano ancora i dati ufficiali del provveditorato, ma sarebbero almeno una cinquantina le cattedre rimaste scoperte nella giornata di ieri, avvio ufficiale del nuovo anno scolastico per studenti e alunni di ogni ordine e grado. Le stime vengono da diverse associazioni sindacali, da quelle confederali al sindacato autonomo Anief. Il grosso dei posti ancora da assegnare riguarda la scuola primaria, le vecchie elementari.

«Per i dati ufficiali dobbiamo attendere i prossimi giorni – attacca Roberto Barbieri di Cgil Scuola –, del resto abbiamo appena concluso le operazioni di immissione del personale docente, la scorsa settimana nell’aula magna del Marco Polo. Possiamo stimare in alcune decine le cattedre ancora da assegnare, ma le scuole stanno già chiamando per le supplenze». «Sono rimaste cattedre scoperte – prosegue Barbieri –, in particolare alla elementare. Ma l’obiettivo delle convocazioni collettive e dei conferimenti immediati era quello di far partire l’anno scolastico con una copertura migliore rispetto al passato».

«Peccato che solo in mattinata, io che sono un docente in attesa di conferimento della nomina – spiega un insegnante delle elementari, chiedendo l’anonimato – sono stato chiamato per la bellezza di 27 cattedre di scuola elementare. E ancora non sono arrivate le richieste per la copertura dei posti rimasti alle medie di primo e secondo grado». Da quanto emerge su alcune pagine Facebook create da insegnanti precari, come ‘Diplomati magistrali Rimini’ e ‘Coordinamento docenti terza fascia Rimini’ nella sola elementare sono almeno 35 i posti disponibili per la sola scuola primaria. Nel comune di Coriano ci sono ben otto cattedre in cerca d’autore.

«Ci sono classi elementari che rischiano di cambiare 3-4 maestri durante l’anno – aggiunge un docente – anche per i problemi non risolti dal governo rispetto al titolo richiesto per insegnare». «Noi valutiamo positivamente la novità del ‘Nomination Day’ spalmato in realtà su più giorni – attacca Antonio Pagnotta, sindacalista Uil Scuola –. Vero che sono rimasti posti, specie alle primarie, perché tanti docenti non si sono presentati alle nomine. Erano rimaste alcune centinaia di posti scoperti: siamo corsi ai ripari perché c’erano scuole che rischivano di non aprire con tutte le cattedre coperte. Dopo la nuova tornata di nomine sono rimaste alcune decine di cattedre. Soprattutto le primarie, nelle località più lontane, come i paesi dell’Alta Valmarecchia. Però abbiamo aperto tutti i plessi. E’ stato un lavoro immane. Per le classi rimaste scoperte le singole scuole hanno iniziato a chiamare per le supplenze». «Ci sono docenti che hanno scelto e rinunciato tre volte – aggiunge Pagnotta –. Su questo dovremo correre ai ripari. Ma le convocazioni collettive vanno mantenute, anzi vogliamo estenderle anche al personale amministrativo e tecnico».

Erano 1.108 le cattedre vacanti complessive da assegnare per tutti gli ordini di scuola, dalle superiori all’infanzia. Solo a Rimini quest’anno sono 10mila i giovani studenti a frequentare le scuole superiori; 6.700 quelli delle primarie (elementari), circa 4 mila quelli delle secondarie e 3.500 tra asili e scuole dell’infanzia. Un esercitodi 24mila ragazzi e bambini.