Il ministro dell’Istruzione Fioramonti ha rilasciato un’intervista a la Repubblica dove annuncia l’arrivo di un concorso scuola straordinario per 24mila precari storici della scuola secondaria, mentre, durante la trasmissione Porta a Porta ha sottolineato come la via maestra dovrà divenire il concorso ordinario, ma occorre prima affrontare altre questioni: innanzitutto, come già visto, quella dei precari storici, ma poi anche il nodo di tutti i vincitori dei concorsi 2016 e 2018 che sono ancora senza cattedra, per questi ultimi si sta pensando a una mobilità straordinaria fuori regione.

Sembra, insomma, che una nuova procedura selettiva ordinaria sia rinviata a data da destinarsi.

Concorso scuola straordinario per 24mila precari storici: a novembre 2019 il bando

Il ministro Fioramonti ha annunciato di stare lavorando alle modifiche del decreto già presente sulla sua scrivania per curare il male atavico della scuola italiana, la supplentite. L’idea è quella di bandire un concorso scuola straordinario, entro il mese di novembre 2019, per 24mila precari della scuola secondaria, mediante una selezione che tenga in sé sia l’anzianità di servizio (i titoli) sia il merito, con una proporzione per la graduatoria finale del 50% e 50%. Si tratta di una soluzione, fortemente voluta dal M5S, che tiene alla dimensione del merito, che non sembra soddisfare in pieno. Un comunicato dell’Anief annuncia quali dovrebbero essere le modifiche secondo la prospettiva del sindacato: in primo luogo, la procedura dovrebbe essere estesa anche alla scuola primaria; in secondo luogo, bisognerebbe abbassare i criteri per la partecipazione a 24 mesi di servizio (non 36 mesi, com’è adesso).

I criteri per la partecipazione al concorso scuola straordinario dovrebbero essere i seguenti: in primo luogo, aver maturato almeno 36 mesi di servizio negli ultimi otto anni; in secondo luogo, aver svolto almeno uno degli anni di servizio nella classe di concorso per la quale si intende partecipare.

Concorso scuola ordinario 2019-2020 e vincitori 2016 e 2018

Nell’intervista a Porta a Porta, il ministro Fioramonti ha sottolineato come la procedura ordinaria dovrà divenire la via maestra per raggiungere l’insegnamento. Prima del bando per un nuovo concorso scuola ordinario, occorre però risolvere prima le situazioni pregresse: innanzitutto, i docenti con 36 mesi di servizio, che, come abbiamo visto, saranno oggetto di una procedura straordinaria; in secondo luogo, i vincitori dei concorsi scuola del 2016 e 2018 che non hanno ancora ottenuto il ruolo: in questo senso, si sta pensando a assunzioni anche su altre regioni rispetto a quella in cui si è vinta la procedura. Su quest’ultimo punto, però, si chiede una procedura di mobilità che favorisca poi il rientro dei docenti nella regione da cui hanno deciso di spostarsi.

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