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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 119

Scuola: Decreto salva precari e supplentite

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

L’ottimismo del nuovo ministro dell’Istruzione sull’approvazione imminente del decreto salva-precari si sta scontrando con le tante esigenze da soddisfare: dopo l’entusiasmo del primo incontro, risultano infatti “ancora distanti le posizioni di Ministero e sindacati sui provvedimenti da adottare per porre fine al precariato e tutelare i docenti”, scrive oggi la stampa specializzata. Anief lo ha detto chiaramente da diverso tempo: bisogna riformare le graduatorie d’Istituto, garantendo il reclutamento attraverso il loro scorrimento. Occorre anche assumere tutti i docenti risultati vincitori e idonei inseriti nelle graduatorie di merito (a iniziare da quelle esaurite), a seguito dei vari concorsi svolti, anche assumendoli in altre regioni dove sono presenti i posti vacanti. Vi sono poi da salvaguardare e confermare nei ruoli coloro che sono stati immessi in ruolo con riserva e hanno pure superato l’anno di prova. Ci sono anche da stabilizzare 40 mila precari del personale Ata e i 600 amministrativi facente funzione DSAG non considerati nella selezione in corso, oltre che inserire negli organici i maestri delle classi Primavera, gli assistenti alla comunicazione, educatori e lsu. Infine, serve approvare un decreto che tuteli gli alunni con disabilità certificata, attraverso la conversione in organico di diritto degli oltre 60 mila posti utilizzati con l’assurdo sistema delle deroghe che li trasforma in supplenze fino al 30 giugno. Sulle soluzioni da adottare per assumere i tanti docenti precari della scuola pubblica italiana non c’è ancora chiarezza d’intenti: “non c’è ancora nulla di concreto – spiega oggi la rivista Orizzonte Scuola -: al momento si è discusso solo sul concorso ordinario e straordinario per la secondaria di I e II grado. La misura per lo straordinario dovrebbe essere affidata al Decreto legge mentre tutti gli altri provvedimenti rientrerebbero in un Disegno di legge. Non è ancora dato sapere cosa sia contenuto nel Disegno di legge ma sembra che, rispetto alla formulazione di agosto, manchi la “ciambella di salvataggio” per i diplomati magistrale e il concorso riservato per i facenti funzioni DSGA”. Il sindacato Anief ritiene che occorra approvare un decreto legge risolutivo, al fine di coprire le attuali 205 mila cattedre libere ed evitare il proliferarsi dell’uso delle Mad, venutesi a determinare proprio per l’accumularsi degli errori attuati dagli ultimi Governi nella gestione del reclutamento scolastico. Questo ha determinato gravi ricadute negative sulla didattica e sull’offerta formativa generale, con tantissime nomine ancora oggi da attuare e la sempre meno perseguita continuità didattica.
“Non c’è tempo da perdere – precisa Pacifico – e non ci possiamo più permettere di dare risposte estemporanee a un problema crescente e sempre più complesso, che sta ponendo sempre più problemi al regolare svolgimento dell’anno scolastico. Da sistemare, inoltre, c’è assolutamente la pratica del mancato rispetto dei diritti dei precari, ad iniziare dai mancati scatti stipendiali e dei docenti e Ata neo-assunti, ancora vessati in fase di ricostruzione di carriera e nelle procedure di mobilità. Sono tutte richieste che – conclude il presidente Anief – abbiamo presentato qualche giorno fa, in occasione dell’incontro tenuto al Miur con il ministro dell’Istruzione, attraverso una formale proposta contenuta nel decreto #salvascuola di 25 punti”.

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