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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 119

Scuola: Procedure d’infrazione UE contro l’Italia in forte aumento

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Mentre l’Italia si appresta a rispondere alla lettera di costituzione di messa in mora prodotta in piena estate dalla Commissione Ue per abuso di precariato scolastico, giunge notizia dell’aumento esponenziale, registrato nel 2019, pari al 40% in più in un solo anno, delle procedure avviate dall’Unione europea nei confronti del nostro Paese per colpa dei Governi che non applicano leggi e direttive europee: hanno raggiunto quota 79, di cui 71 per violazione del diritto Ue, 8 per mancato recepimento delle direttive. Il dato in sensibile crescita giunge dopo una riduzione del 50%, tra il 2017 e il 2018 (da 119 a 57), del numero di procedure di infrazione. Le “osservazioni” della Commissione cominciano a pesare sulle casse dello stato italiano, costretto fino ad oggi ad un esborso complessivo di 301 milioni di euro. I dati sono stati presentati dal professore universitario Daniela Corona, docente di Diritto dell’UE alla Luiss di Roma: “Sono tutti soldi buttati, nel nostro Paese c’è una situazione incancrenita. Il messaggio per l’attuale governo è che bisogna studiare e fare i compiti”, ha detto l’accademico. Marcello Pacifico (Anief): “Il danno all’erario che stanno producendo i nostri governanti è altissimo, ma quello che fa più rabbia è il fatto che quasi sempre si tratta di procedure ampiamente annunciate e sottovalutate. Come quella che si sta consumando per l’abuso di precariato nella scuola, per docenti e Ata che rimangono supplenti ben oltre la soglia dei 36 mesi indicata proprio da Bruxelles, che dopo le avvisaglie delle passate settimane, è molto probabile che si concretizzerà in un’altra salatissima procedura d’infrazione: un’altra bella fetta di soldi pubblici sprecati, per colpa delle inadempienze di chi non ci ha voluto ascoltare, continuando ad considerare i precari come se fossero dei lavoratori ‘usa e getta’ su cui fare cassa”. Sono numeri importanti quelli presentati poche ore fa da Daniela Corona, docente di Diritto dell’Unione Europea all’Università Luiss Guido Carli, contenuti in uno studio transnazionale realizzato dalla Luiss, in collaborazione con la testata giornalistica Sanità Informazione.

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