La Nuova Sardegna

Sassari

«Disabili, il premier Conte assuma nelle scuole»

Il caso di Federica: la Cisl scuola nazionale chiede un piano straordinario. Anche Anp e Anief schierati

07 ottobre 2019
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SASSARI. Il caso di Federica, la studentessa con disturbi di autismo che la madre ha ritirato dal Liceo Artistico Figari perché non ha l’assistenza e il sostegno di insegnanti ed operatori, fa scendere in campo anche la Cisl scuola, l’Anp, l’Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola, e l’Anief. E la loro voce è unica: occorrono assunzioni di personale per garantire agli studenti disabili il diritto allo studio.

Negli ultimi 20 anni il numero degli alunni portatori di handicap è più che raddoppiato, arrivando a circa 300mila, ma a questo non è seguito un aumento degli insegnanti di sostegno in organico che sono ad oggi 100.080. In pratica, c'è solo un prof di sostegno ogni tre alunni disabili. A questo si cerca di porre rimedio con le supplenze annuali, che quest'anno dovrebbero aggirarsi intorno alle 70mila unità. Maddalena Gissi, segretaria nazionale Cisl Scuola, chiama in causa direttamente il premier Giuseppe Conte: «È necessario un piano straordinario di assunzioni. La sindacalista spiega che «quest'anno ancora una volta si nota come non sono state praticamente assegnate immissioni in ruolo perché non c'è personale specializzato nel sostegno. I posti allora vengono assegnati alle graduatorie di seconda fascia che, al loro interno, non hanno però personale specializzato. Ci vuole allora un piano che vada a coprire le emergenze nel settore della disabilità con coloro che si stanno specializzando e quelli che supereranno il concorso straordinario. Ho accolto bene l'affermazione di Conte che si è riferito ai precari che insegnano nel sostengo definendoli come organici alla scuola: facciamo un passo in più – chiede – e aggiungiamoli alle assunzioni già programmate». Posizione condivida dall’Anp: «Il caso di Sassari è emblematico di una inadeguata modalità di gestione delle risorse umane che, purtroppo, sembra immodificabile da parte del Miur». E ribadisce: «Il problema deve essere risolto con misure di assunzione serie, strutturali e tempestive».

Per l’Anief «il ministro Fioramonti deve rivedere subito i criteri per adeguare i posti in deroga all'organico di diritto, gli Uffici scolastici regionali devono poter assegnare tutte le risorse richieste dai capi d'istituto in base al Pei (Piano educativo individualizzato), mentre città metropolitane, Comuni e Province devono accantonare i fondi per questi servizi essenziali».

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