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Riconoscere l’obesità come malattia cronica: arriva la mozione

8 Ottobre 2019 | Autore:
Riconoscere l’obesità come malattia cronica: arriva la mozione

Una mozione volta al riconoscimento dell’obesità come malattia da inserire nei Lea. Ecco tutti i dettagli.

L’obesità è uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale. E’ stata approvata dal presidente della Camera Roberto Fico e calendarizzata per il mese di novembre la mozione presentata dal deputato Roberto Pella (Fi) a Roma in occasione di un incontro per la sottoscrizione, da parte di 15 società scientifiche, della “Carta dei diritti e dei doveri della persona con obesità”. Un’iniziativa organizzata in occasione dell’Obesity day del 10 ottobre dall’Associazione italiana dietetica e nutrizione clinica (Adi) e dalla sua Fondazione.

La mozione è focalizzata sul riconoscimento dell’obesità come malattia da inserire nei Livelli essenziali di assistenza. L’intento è anche sensibilizzare Parlamento e Governo sulle problematiche delle persone che convivono con un peso eccessivo, impegnando i decisori ad azioni concrete per rispondere alle domande che arrivano dai pazienti e dal modo scientifico.

«Auspico che questa mozione possa ottenere l’unanimità dai parlamentari, considerata l’importanza e l’urgenza del tema. E spero che la sensibilizzazione vada anche oltre: nella mia veste di vicepresidente dei rappresentanti dei sindaci (Anci) ritengo, infatti, che il ruolo che oggi i primi cittadini possano avere per la tutela della salute sia fondamentale, soprattutto in prospettiva. Credo sia arrivato il momento di dare un forte segnale su questo tema. Iniziando, magari, come ha detto oggi Andrea Mandelli (capogruppo di Forza Italia alla Camera), con l’attenzione che il Governo potrà dare nella manovra economica”, ha spiegato all’Adnkronos Salute Pella, che è anche presidente dell’Intergruppo parlamentare ‘Obesità e diabete‘, formazione nata da pochi mesi, tra i firmatari della ‘Carta dei diritti e dei doveri della persona con obesità».

La mozione, nel dettaglio, impegna il Governo: ad adottare iniziative normative per la definizione di obesità come malattia cronica caratterizzata da elevati costi economici e sociali; a una definizione del ruolo degli specialisti che si occupano di tale patologia e una definizione delle prestazioni di cura e delle modalità per il rimborso delle stesse; a realizzare un piano nazionale sull’obesità che armonizzi a livello nazionale le attività nel campo della prevenzione e della lotta all’obesità; ad adottare iniziative per assicurare alla persona con obesità il pieno accesso alle cure e ai trattamenti dietetico-alimentari, farmacologici e chirurgici.

E ancora: a promuovere programmi per la prevenzione dell’obesità infantile e per la lotta alla sedentarietà attraverso iniziative coordinate che implementino a livello scolastico l’attività sportiva, l’attività fisica, la sana alimentazione e l’informazione sulla promozione dei corretti stili di vita; a intraprendere iniziative congiunte di informazione alla popolazione a sostegno di quanto promosso dalla campagna nazionale e internazionale Obesity Day e a promuovere iniziative a tutela della persona con obesità negli ambienti lavorativi e scolastici, evitando discriminazioni e bullismo.

La scienza chiama la politica per rendere più concreta ed efficace la lotta all’obesità. Parte su questo binario la campagna di sensibilizzazione ‘Io vorrei che…’, nata per stimolare e coinvolgere le istituzioni politiche e sanitarie, nazionali e regionali, a considerare l’obesità come una malattia complessa e promuovere iniziative concrete per contrastarne il costante aumento. L’iniziativa, presentata in occasione della firma della ‘Carta dei diritti e dei doveri della persona con obesità’ – oggi a Roma in un incontro alla Camera – ed è stata realizzata da Io-Italian Obesity network, Changing Obesity e Open (Obesity Policy Engagement Network) Italia.

«L’idea della campagna – spiega all’Adnkronos Salute Andrea Lenzi, coordinatore di Open Italia – punta a mettere in collegamento la ricerca, la scienza e la medicina con i decisori politici, per far comprendere che l’obesità è una vera e propria malattia. Che deriva sia da comportamenti individuali, sia da problematiche di tipo patologico, che possono essere guarite, sia da fattori ambientali, dagli stili di vita all’interferenza dell’ambiente sui geni (epigenetica). Il network ‘Open Italia’ punta a ‘ingaggiare’ la politica per combattere assieme, perché la medicina non riesce a fare tutto quello che serve per guarire l’obesità. Si tratta, infatti, di una malattia che ha risvolti sociali e necessita di un’organizzazione dell’assistenza adeguata».

La richiesta «alla politica – conclude Lenzi – è di considerale l’obesità come una malattia e creare gli strumenti anche normativi utili a far sì che noi medici possiamo curare al meglio i nostri pazienti. E fare in modo che la società non consideri il paziente obeso come una persona che ha un ‘vizio’ da eliminare, ma una patologia da curare».

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