La preside del Ravizza convoca le rappresentanze sindacali per discutere dell’applicazione del badge, ma dal sindacato arriva l’altolà: il sistema di rilevamento automatico delle presenze non potrà essere applicato senza il consenso dei delegati e dell’assemblea dei docenti. Loreta Guacci, dirigente del professionale Ravizza, ha convocato per giovedì alle 16,30, nella sede di Baluardo Massimo d’Azeglio, le rappresentanze sindacali per una riunione di contrattazione integrativa di istituto, che avrà come unico punto l’applicazione in via sperimentale del badge per tutto il personale. Un provvedimento che è stato avviato questa settimana e che dovrebbe durare, nella fase di sperimentazione fino alla fine di novembre.

Cinquasette insegnanti su 159 hanno però già restituito il dispositivo elettronico attraverso il sindacato, che è deciso a ricorrere al giudice se la delibera non verrà ritirata. Cgil, Cisl, Uil e Snals, e nei giorni scorsi si è aggiunto l’Anief, hanno già inviato una diffida alla preside invitandola a interrompere subito l’esperimento. Non solo. Hanno anche dato mandato a un legale, l’avvocato Scacchi, di impugnare gli eventuali provvedimenti disciplinari che dovessero essere assunti in seguito all’introduzione del rilevamento elettronico. «Su questo punto - dice Giovanni Pace, segretario Snals - c’è la massima unità sindacale. La delibera è illegittima. Non solo, è singolare che adesso arrivi la convocazione per la contrattazione integrativa, che per legge va fatta prima di introdurre il provvedimento». Domenico Amoruso, responsabile Cisl, aggiunge che «per lo meno, con questa convocazione la trattativa è ripresa. Adesso ci aspettiamo un’unica cosa, che venga ritirato il badge». —

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