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Venerdì, 29 Marzo 2024
Scuola

Scuola "a secco", gli stipendi bassi degli insegnanti sono un problema vero

La denuncia dell'Anief: gli stipendi esigui (inferiori a quelli della gran parte dei colleghi europei) e con sempre meno potere d'acquisto alla lunga influenzano negativamente la qualità dell'insegnamento

Gli stipendi bassi degli insegnanti italiani sono un problema per tutti: non solo per coloro che li percepiscono, ovviamente, ma anche per gli studenti perché a rischio c'è la qualità dell'insegnamento. "E' sempre più evidente che l'assegnazione degli stipendi esigui, in perenne perdita del potere d'acquisto, alla lunga ha una sua influenza negativa sulla qualità dell'insegnamento" secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.

"Adesso - spiega - che dagli studi ufficiali risulta palese non solo il ritardo rispetto all'inflazione, ma anche il gap di trattamento economico rispetto ad altre professioni e pure sulla carriera, con i docenti dei Paesi dell'Est trattati meglio, è diventato ancora più urgente destinare a chi insegna un finanziamento pubblico straordinario da parte del Governo".  Il salario medio annuo dei docenti del nostro Paese è il più modesto tra le maggiori economie dell’Unione europea.

Aumento stipendi: il ministro Fioramonti ha chiesto tre miliardi (che non ci sono)

"A chiederlo - fa notare Pacifico - è stato anche il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti, in contemporanea al suo insediamento al dicastero di Viale Trastevere, quando ha chiesto tre miliardi di cui due per la scuola, per girarne buona parte proprio agli aumenti stipendiali. Sarebbe il minimo ma è improbabile che arriveranno, visto che, dalla Nota di aggiornamento al Def 2019, dei finanziamenti per gli aumenti degli stipendi di docenti e Ata non c'è traccia ed anzi si parla addirittura di possibili tagli". "Anche l'Europa - precisa Pacifico - non può fare a meno di evidenziare la modestia degli stipendi conferiti agli oltre 850 mila insegnanti italiani: compensi che, in media, si fermano a 28.147,00 euro lordi, come quantificato nel recentissimo studio 'Teachers' and school heads' salaries and allowances in Europe 2017/18'".

C'è anche un altro dato che mette ancora più in luce l'inadeguatezza degli stipendi degli insegnanti: secondo il rapporto 'Education and training monitor 2019' dell'Unione europea, nessun livello di istruzione escluso, assieme ai docenti di Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, gli insegnanti italiani guadagnano meno dell'80% di ciò che percepiscono altri lavoratori con istruzione terziaria. Solo in Lussemburgo, Portogallo e Grecia mostrano livelli di stipendio superiori agli altri lavori con istruzione terziaria.

Scuola, la priorità è la sicurezza

Qualche fondo è stato invece trovato per la sicurezza degli edifici. E' di 65,9 milioni di euro il contributo stanziato dal Miur per il piano straordinario di prevenzione dei crolli di solai e controsoffitti nelle scuole italiane. L'avviso pubblico per il finanziamento di verifiche e indagini diagnostiche relative a elementi strutturali e non strutturali è disponibile sul sito del ministero. È destinato agli Enti Locali proprietari di immobili pubblici adibiti a uso scolastico censiti nell'Anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica.

''Il bando per il finanziamento destinato alla prevenzione di crolli conferma la priorità del tema sicurezza, già indicata tra le linee programmatiche appena presentate - dice il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti -. La sicurezza nelle scuole è una delle parole d'ordine, la prima, cui ispiro la mia azione, è una priorità assoluta per garantire l'effettività del diritto allo studio e per innalzare la qualità della didattica che non può prescindere dalle strutture e dagli ambienti di apprendimento. Da subito, sull'edilizia scolastica ho chiesto la costituzione di una task-force per supportare gli enti locali, anche nel coordinamento di appalti, gare e ricostruzione degli edifici scolastici''.

Stipendi insegnanti, che cosa chiedono i sindacati

"Le parole del Ministro Fioramonti sulla preparazione dei docenti e sugli investimenti per la scuola vanno nella giusta direzione". E' quanto sostiene la Flc Cgil, secondo cui "vanno tradotti in pratica con due semplici misure. Innanzitutto - evidenzia il sindacato - un provvedimento, da discutere nel tavolo tematico istituito con l'Intesa del 1 ottobre 2019 con i Sindacati rappresentativi della scuola, che sappia coniugare preparazione nella disciplina di insegnamento e preparazione sul piano pedagogico-didattico, tramite un percorso di studi e formazione onnicomprensivo e abilitante, da svolgere in un tempo ragionevole e definito a cui si aggiunga un tirocinio sul campo dopo il superamento del concorso".

"In secondo luogo un contratto di lavoro che, sul piano stipendiale, non si limiti ad un aumento del solo recupero dell'inflazione ma inizi un graduale avvicinamento alla media degli stipendi dei docenti europei. L'occasione per fare queste cose ci è data fin dalle prossime ore: il 22 ottobre è stato convocato il tavolo tematico sui percorsi abilitanti fra Ministero e Sindacati che sarà la sede idonea per trovare le giuste soluzioni; e la legge finanziaria dovrà stanziare le risorse per un contratto 2019-2021 che sia davvero di svolta e sia davvero percepito come un segnale nuovo da parte dei docenti e del personale della scuola".

Quanto guadagnano gli insegnanti in Italia

Nelle prime dieci posizioni della classifica degli stipendi degli insegnanti troviamo Danimarca (60.444 euro), seguiti dalla Germania (55.926), poi Austria (48.974), Paesi Bassi (47.870), Belgio (44.423), Finlandia (44.269), Svezia (40.937), Regno Unito (37.195), Francia (33.657) e Portogallo (29.941).

In Italia gli unici aumenti degli stipendi dei prof sono legati all’inflazione o al costo della vita. Il salario annuo lordo medio è 28.147 euro. Troppo poco.

Scuole a pezzi, l'anagrafe del ministero dell'Istruzione mostra la mappa dell'orrore 

scuola foto ansa-2

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