Scuola di Camogli: il dirigente recluta sui social il docente di elettrotecnica

Nell’anno boom di supplenze, i presidi cercano i docenti sui social; dopo il Molise, ultimo caso quello di un istituto di Camogli che ha pubblicato un annuncio su Facebook per un docente di elettrotecnica.

Scuola di Camogli: il dirigente recluta sui social il docente di elettrotecnica

Una scuola di Camogli ha messo in pratica un’inconsueta procedura di reclutamento per un docente di elettrotecnica. Il dirigente Paolo Fasce dell’Istituto nautico “San Giorgio” di Genova e Camogli, ha divulgato un messaggio su Facebook, con il quale invita gli insegnati di Elettrotecnica a farsi vivi per una cattedra disponibile fino al 31 agosto. La notizia è stata divulgata da un sito, specializzato in materia scolastica.

Il dirigente è Paolo Fasce della scuola San Giorgio di Camogli, nominato in ruolo dal 1° settembre, avendo vinto il recente concorso. Il neo preside, tra i più bravi d’Italia nel concorso, classificandosi al 113° posto su circa 2900 vincitori, è stato costretto a rivolgersi a Facebook per individuare un professore non nominato.

L’annuncio sui social

Il dirigente è stato costretto a ricorrere a tale espediente perché tutte le convocazioni sono andate deserte. Le ha provate tutte, prima chiedendo al collegio docenti di far girare la voce della disponibilità di una cattedra tra colleghi e conoscenti, poi si è rivolto all’ufficio di collocamento per verificare se c’erano delle candidature su un profilo simile, senza avere nessun riscontro. Si è anche reso disponibile, in maniera provocatoria, a insegnare lui stesso, ritenendo che gli alunni hanno il diritto di veder soddisfatte le proprie esigenze di apprendimento.

Cosa ne pensano gli addetti ai lavori

Prendendo spunto dall’episodio che ha fatto letteralmente il giro del web, molti operatori hanno sollevato il problema della carenza di docenti nelle materie tecniche e scientifiche. Ritenendo che sia ancora peggiore la situazione per gli alunni con disabilità, se su 200.000 insegnanti di sostegno, ben 50.000 sono precari, molti dei quali senza specializzazione. Su 100 docenti che lavorano con gli alunni disabili, almeno 8 sono quelli senza nessuna specializzazione. Il sito specializzato mette in luce come sia difficile recuperare gli insegnati nelle materie scientifiche.

L’ANIEF afferma che bisogna cambiare subito le norme, abolendo le graduatorie d’istituto e sostituendole con delle liste provinciali che si possano aggiornare ogni anno. Secondo il presidente del sindacato quello che accade in Italia è un assurdo, con 500.000 precari non si riescono a coprire i 200.000 posti liberi, tanto da costringere i dirigenti a fare appelli sui social. Il sistema basato sulle graduatorie GaE e d’istituto non funziona più se decine di miglia di cattedre vengono assegnate tramite messa a disposizione (MAD). La situazione del reclutamento è al limite della legge, con effetti negativi sulla qualità della didattica e della continuità dell’insegnamento. Il Ministro, secondo l’ANIEF, deve modificare il decreto legge, ascoltando le proposte del comparto scuola prima dello sciopero indetto per il 12 di novembre.

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