Il comparto Scuola dovrà far fronte ad un paio di scioperi nel mese di novembre. Nei prossimi giorni si assisterà a delle agitazioni sindacali che verranno anticipate da una protesta studentesca a livello nazionale. Cominciando proprio da quest’ultima, nella giornata di venerdì 8 novembre si terrà una manifestazione da parte degli studenti di tutta Italia che denunciano i tagli all’istruzione da parte del Governo. Si chiede un cambiamento dell’intero sistema scolastico, perciò vedremo cortei studenteschi nelle principali città italiane. Al Governo viene chiesto di investire sulla scuola visto che, rispetto alla media europea dove si spende il 6% per l’istruzione, in Italia abbiamo solamente il 3,5%.

A poche ore di distanza da questa protesta, si assisterà ad uno sciopero proclamato dai principali sindacati.

Si sciopera contro il Decreto scuola, con manifestazione a Roma

In data lunedì 11 novembre sarà l’intero comparto scuola ad incrociare le braccia. Lo sciopero è stato proclamato dai maggiori sindacati, i quali hanno annunciato una manifestazione a Roma, con presidi in altre città d’Italia. Viene contestato il fatto che il Governo abbia disatteso gli impegni assunti lo scorso aprile a Palazzo Chigi e poi ribaditi anche ad ottobre. Il Decreto scuola, che di recente è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è sprovvisto delle misure che erano state inizialmente garantite dal Ministero dell’Istruzione.

Tra i punti contestati ci sono quelli riguardanti la funzione DSGA, la norma sui diplomati magistrati e i percorsi abilitanti. I sindacati ritengono inaccettabili tali mancanze da parte del Governo, perciò hanno deciso di protestare congiuntamente. Nel corso della giornata saranno così a rischio le lezioni in classe per gli studenti.

Protesta anche Anief, lezioni a rischio il giorno successivo

Un altro sciopero andrà in scena nella giornata di martedì 12 novembre. In questa occasione è solamente Anief il promotore della protesta sindacale, che coinvolgerà tutto il personale docente, Ata ed educativo, sia a tempo indeterminato, che determinato. Le lezioni saranno nuovamente a rischio per gli studenti italiani.

Anief sottolinea come lo sciopero sia stato indetto per denunciare il precariato nel comparto scuola, nonché l’immobilità degli stipendi. Le recenti dichiarazioni di Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia, relative ai finanziamenti scolastici previsti nella Legge di Bilancio 2020/22, non sono state affatto gradite. Anief fa un riferimento particolare alle parole riguardanti gli aumenti delle retribuzioni dei lavoratori e le misure per i diplomati magistrali. Prima di lasciarvi, vi ricordiamo che a fine mese (27 novembre) è attesa un’altra protesta, la quale andrà a coinvolgere solamente il personale Ata, annunciata da FederAta.