Con il 2020 la scuola assisterà a un esodo biblico di personale dal mondo del lavoro. Fra docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), se ne andranno in pensione circa 250.000 persone. Una cifra che, oltre a comportare un pesante aggravio di costi per l’Inps, necessita di essere rimpiazzata con nuove assunzioni.

Sono infatti previsti in primavera 2020 concorsi del MIUR per migliaia di posti in tutte le categorie, dagli insegnanti ai bidelli passando per il personale tecnico e di segreteria.

Le attuali regole per andare in pensione non sono state modificate dalla manovra di bilancio e quindi i conti l’Inps li ha già fatti: circa 250.000 persone andranno in pensione dal 1 settembre 2020.

Pensioni scuola: 250.000 domande previste nel 2020

Nel dettaglio – dice l’Anief – “si tratta di decine di migliaia di dipendenti interessati ad Opzione Donna, Ape Social (che nella scuola e’ ingiustamente prevista solo per i maestri delle scuola dell’infanzia) e Quota 100 per chi maturerà nel 2020 almeno 62 anni di età e 38 di contributi”. Numeri importanti che interessano non solo la spesa pensionistica Inps, ma anche l’organizzazione stessa del Ministero dell’Istruzione che dovrà sopperire alla mancanza di organico abbastanza in fretta. “Nel dettaglio – secondo l’Anief – considerando il turn over naturale, solo tra i docenti si rischia concretamente di arrivare a 100 mila posti a tutti gli effetti vacanti da rimpiazzare. I quali si andranno ad aggiungere ai 150 mila che continuano a permanere in organico di fatto (60 mila solo su sostegno). In tutto, si tratta di 250 mila insegnanti precari, dunque almeno 50 mila in piu’ di quelli che sono serviti nel 2019 e che tra l’altro ancora devono essere tutti contrattualizzati, con ampio ricorso alle Mad e agli annunci su internet, social compresi”.

La circolare del MIUR per andare in pensione

Nel frattempo il personale scolastico che dovrà andare in pensione il prossimo anno è in attesa della importante circolare ministeriale che regola le modalità di cessazione dal lavoro e pensionamento.

Secondo quando già trapelato da fonti sindacali dopo un recente incontro fra Inps e MIUR, è probabile che le tempistiche per la domanda di pensionamento saranno le stesse del 2019. L’istanza di pensione dovrà essere presentata tra il 20 e il 30 dicembre 2020. Ciò vale anche per coloro che matureranno i requisiti per quota 100 (62 anni di età e 38 di contributi) entro la fine del 2020. Si rammenta, a tal fine, che per il personale scolastico, sia come insegnanti che come personale ATA, la trasmissione della domanda di cessazione dal servizio dovrà essere presentata per via telematica tramite il portale Istanze online (SIDI). Oltre a ciò sarà necessario presentare contestualmente domanda di pensione all’Inps via web autenticandosi mediante PIN.

Pensione con Quota 100

Particolare attenzione sarà riservata a chi andrà in pensione anticipata con “quota 100”, vale a dire con 62 anni di età e 38 di contributi maturati. Come noto, per i pensionamenti ricadenti in quota 100, esistono varie finestre d’uscita che, però, per il personale della scuola saranno differenti poiché, sia i docenti che il personale ATA cessano dal lavoro il 1 settembre di ogni anno. La circolare di MIUR in uscita farà sicuramente chiarezza su questo importante aspetto per capire bene quando e come presentare domanda di cessazione dal servizio e di pensionamento all’Inps. Per quanto concerne i requisiti previsti per quota 100, questi dovranno essere maturati entro la fine del 2020, ferma restando la cessazione dal servizio il 1 settembre.