Il premier Conte ha deciso di «separare il comparto Scuola dal comparto Ricerca e Università. Hanno logiche diverse. Mi farò latore della creazione di un nuovo ministero dell'Università e della Ricerca. Ho pensato, avendo conosciuto già l'operato della sottosegretaria Lucia Azzolina, di nominarla ministra della Scuola mentre Gaetano Manfredi sarà il nuovo ministro dell'Università e della Ricerca». Questo l’annuncio del presidente del Consiglio durante la conferenza stampa di fine anno. L’insegnante biellese diventa quindi ministro, confermando le indiscrezioni di ieri. Secondo fonti di governo, i nuovi ministri giureranno non prima dell’inizio del nuovo anno.

Conte dopo le dimissioni di Fioramonti: "Separare scuola da università, faremo due ministeri"

Il curriculum
Trentasette anni, di Siracusa, biellese d’adozione, si laurea dapprima in Filosofia e poi in Giurisprudenza nel 2013. Nel gennaio 2014 passa di ruolo all'I.I.S «Quintino Sella» di Biella. Nel maggio di quest’anno si classifica tra gli idonei del concorso per dirigente scolastico, nelle cui graduatorie rimane iscritta in attesa di un eventuale reclutamento degli idonei. Per molti anni è attiva all'interno del sindacato Anief, prima in Piemonte, poi in Lombardia: rassegnate le dimissioni dal sindacato, tornata ad insegnare al «Quintino Sella». I primi passi in politica, Azzolina li compie nel 2018 quando ottiene il maggior numero di voti tra le donne candidate alle parlamentarie per Novara-Biella-Vercelli-Verbania e parte della provincia di Alessandria. Il 19 marzo 2018 viene eletta deputato nella XVIII legislatura. La sua idea di scuola la spiega in un post su Facebook (social che usa moltissimo per le sue comunicazioni, soprattutto politiche) nel giorno della nomina a sottosegretario: «Devo tutto alla scuola e il mio amore per essa deriva anche da questo. Ho deciso, dopo la prima laurea in Storia della Filosofia, di impegnarmi subito per realizzare il mio sogno: fare la docente. Dopo due anni di scuola di specializzazione mi sono trasferita, ho lasciato i miei affetti. All'inizio piangevo: poi ho costruito pezzo dopo pezzo la mia vita, cambiando due volte città pur di insegnare. Ho avuto alunni meravigliosi che mi hanno insegnato tantissimo, colleghi che dedicavano le loro giornate alla costruzione di una scuola migliore, collaboratori scolastici e personale ATA sempre pronti ad un sorriso, dirigenti scolastici in gamba. Ho conseguito la seconda laurea in Giurisprudenza in nome di quell'amore per il sapere che avevo dentro sin da piccolina. Investire sulla scuola, sul futuro di ogni singolo studente, significa potergli cambiare la vita in meglio». 

Le reazioni
«In bocca al lupo a Lucia Azzolina, neo ministro della Scuola. Un grande riconoscimento per il suo impegno che ci riempie di orgoglio. Ha sempre lavorato con grande determinazione e saprà rappresentare al meglio, e con grande attenzione, le istanze del mondo della scuola», così in una nota il Movimento Cinque Stelle si congratula con il neo ministro. «Il presidente Conte ha appena dato due ottime notizie per scuola, università e ricerca. Che dimostrano che siamo pronti a rilanciare, senza indugi, sui temi fondamentali per lo sviluppo del Paese. Buon lavoro a Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi: competenza e serietà premiate!», così scrive su Twitter il vice ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Anna Ascani. I Cinque Stelle di Biella «sono orgogliosi di avere tra le sue fila una persona competente come Lucia - scrivono sul loro sito -. Siamo felicissimi per questo nuovo ed importante incarico. Siamo sicuri che Lucia continuerà il suo percorso con l’umiltà, l’impegno e la dedizione verso il mondo della scuola, qualità che da sempre la contraddistinguono. Il nostro consigliere Rocco Botta commenta: “Lucia è la nostra sesta stella, è la persona giusta al posto giusto”. Tutto il gruppo biellese ringrazia Lucia per la sua dinamica e perseverante presenza sul territorio». Durissimo il commento del deputato della Lega Paolo Tiramani, valsesiano doc: «La nomina di Azzolina a ministro della Scuola è imbarazzante. Alla faccia del conflitto di interesse: da deputata ha partecipato al concorso per diventare preside risultando idonea, pur beccandosi uno zero tondo-tondo alla prova di orale informatica. Se il buongiorno si vede dal mattino, chissà a quali mete prestigiose punterà ora da ministro, e chissà se i suoi colleghi di partito vinceranno il concorso per assistenti parlamentari al quale stanno partecipando in barba a qualunque scrupolo di coscienza e senso di opportunità. Meno male che il loro capo politico, Luigi Di Maio, aveva sottolineato che uno statista guarda alle prossime generazioni. Qui i suoi proseliti stanno pensando solo a trovarsi un posto di lavoro».

Le minacce sui social
Il neo ministro, allora sottosegretario, poche settimane fa era stata anche vittima di minacce e insulti pesanti per il nuovo Decreto scuola da parte di alcuni insegnanti precari. Azzolina si era detta convinta del decreto: «Abbiamo posato una pietra. È un punto di arrivo per costruire una visione nuova di scuola all’insegna di stabilità, innovazione e inclusione». Ma l’assunzione per concorso non piace a tutti. E così si sono scatenati gli insulti di storici precari che rischiano di rimanere fuori dai giochi. «Sarai fuori dal Parlamento molto presto. Ci terremo al corrente del tuo futuro lavorativo e ti perseguiteremo nella scuola nella quale presterai servizio», aveva scritto un hater. «Vergognati! Presto con il concorso te ne andrai a casa tu!», aveva aggiunto un altro. «Augurarle la morte è poco», scriveva un certo Massimiliano. «Nessuno ha il numero di telefono di questa persona così radiosa? Servirebbe l'indirizzo di casa», aveva infine postato un tale Marco. Il M5S aveva anche chiesto «provvedimenti severi contro questi odiatori da tastiera, che credono di essere immuni perché nascosti dietro uno schermo».

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