28 dicembre 2019 - 13:03

Chi è Lucia Azzolina, il nuovo ministro all’Istruzione

Siciliana d’origine, eletta per il M5s in Piemonte. E’ una dirigente scolastica

di Floriana Rullo

Chi è Lucia Azzolina, il nuovo ministro all'Istruzione
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Lavorare per la scuola. Perché «non è un onere per lo Stato, è un investimento, è formare menti pensanti, cittadini e non sudditi, è il nostro futuro più bello». Parole di Lucia Azzolina, neo ministro della Scuola, con un dicastero diviso a metà con il presidente della Crui Manfredi nominato all’Università e alla ricerca.

Il sottosegretario biellese del Movimento 5 Stelle è stato nominato questa mattina dal presidente del consiglio Giuseppe Conte dopo le dimissioni un po’ improvvise del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti. È la seconda a volta che un biellese viene investito della carica di ministro. Il primo era stato Giuseppe Pella, nei primi anni Sessanta. Lucia Azzolina ha 37 anni, è nata il 25 agosto 1982 a Florinda, in provincia di Siracusa. Laureata in Storia e Filosofia all’Università di Catania, si è poi trasferita nel Nord Italia, dove ha insegnato nei licei di La Spezia e di Sarzana, in Liguria. Mentre insegnava al liceo si è iscritta di nuovo all’Università prendendo la seconda laurea in Giurisprudenza nel 2013, per esercitare la pratica forense e specializzarsi in diritto scolastico.

Nel 2014 è passata di ruolo all’Istituto di istruzione superiore Quintino Sella di Biella. Nel 2019 è diventata dirigente scolastica dopo aver superato il concorso. Un fatto che le ha portato l’accusa di conflitto di interessi visto che quando ha partecipato al concorso era già membro della Commissione parlamentare istruzione della Camera. Con lei, a capo del ministero torna una preside, un’esperta di scuola, dopo l’esperimento del professore universitario Fioramonti. Nella sua carriera, Azzolina è stata insegnante di sostegno ma anche sindacalista per l’Anief, prima in Piemonte e poi in Lombardia. Nel gennaio 2018 si è candidata alle parlamentarie del Movimento 5 Stelle per la quota proporzionale Novara-Biella-Vercelli-Verbania-parte della provincia di Alessandria (parte del collegio Piemonte 2), risultando la donna più votata ed entrando al secondo posto nel listino proporzionale. A marzo dello stesso anno è divenuta deputata della Repubblica italiana. Tra le sue tante battaglie, portate avanti con determinazione e coraggio, quella contro le classi pollaio. Tanto che, appena eletta, ha presentato un disegno di legge per ridurre il numero massimo di studenti per classe. Nei mesi da sottosegretario, Lucia Azzolina si è occupata in prima persona dell’approvazione del decreto salva-precari, che prevede una sanatoria da 24 mila posti e un concorso ordinario di altri 24 mila. Proprio per questo lavoro, è stata vittima di minacce di morte da parte di alcuni precari rimasti esclusi. Molto attiva in rete e sui social, è presente su Facebook, Twitter e Instagram, le è stata mossa la critica di non aver saputo rispondere alle domande di inglese e informatica durante l’esame della commissione per la nomina a preside.

«Devo tutto alla scuola - ha sempre sostenuto quando era stata nominata sottosegretario-. Ho avuto alunni meravigliosi che mi hanno insegnato tantissimo, colleghi che dedicavano le loro giornate alla costruzione di una scuola migliore, collaboratori scolastici e personale ATA sempre pronti ad un sorriso, dirigenti scolastici in gamba.Investire sulla scuola, sul futuro di ogni singolo studente, significa potergli cambiare la vita in meglio. Se migliori la vita di uno studente, domani avrai un cittadino migliore e tutta la Repubblica ne trarrà giovamento. La scuola non è un onere per lo Stato, è un investimento, è formare menti pensanti, cittadini e non sudditi, è il nostro futuro più bello. Lavorerò a testa bassa, con umiltà e grande senso di responsabilità, come ho sempre fatto. Continuando ad ascoltare, a studiare e ad amare la scuola come quel primo giorno col grembiule bianco».

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