Giovedì 25 Aprile 2024

Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi, chi sono i due nuovi ministri

La sottosegretaria con due lauree e l'ingegnere rettore dell'Università Federico II

I nuovi ministri Gaetano Manfredi e Lucia Azzolina (Ansa)

I nuovi ministri Gaetano Manfredi e Lucia Azzolina (Ansa)

Roma, 28 dicembre 2019 - Scuola da una parte, università e ricerca dall'altra. Il governo Conte inaugura una nuova stagione per il capitolo istruzione dopo l'addio di Lorenzo Fioramonti, istituendo due diversi ministeri. Al primo va Lucia Azzolina, al secondo Gaetano Manfredi, come annuncia lo stesso premier durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno. Ecco dunque chi sono i due nuovi componenti dell'esecutivo giallo-rosso, che - a quanto si apprende - giureranno da ministri a gennaio.

Lucia Azzolina, ministro dell'Istruzione

Nata a Florinda (Siracusa), classe '82, Lucia Azzolina diventa ministra della Scuola, dopo essere stata sottosegretaria al Miur. La parlamentare M5S vanta due lauree, una in Filosofia e una in Giuriprudenza, e una vita passata sui banchi, da docente (in Liguria prima e a Biella, poi, dove diventa di ruolo) e da sindacalista. Per molti anni, infatti, è molto attiva all'interno del sindacato Anief, e lotta principalmente contro le classi pollaio. L'attività politica inizia quando nel gennaio 2018 si candidata alle parlamentarie M5S per la quota proporzionale Novara-Biella-Vercelli-Verbania-parte della provincia di Alessandria, risultando la donna più votata. Questo le permette di entrare al secondo posto del listino proporzionale. Il 19 marzo 2018 viene eletta deputata. Da componente della commissione Cultura partecipa a un concorso per diventare dirigente scolastico e lo vince. La notizia viene pubblicata dal settimannale L'Espresso e non mancano le polemiche. Il 13 settembre 2019 viene nominata sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nel governo Conte II, con Lorenzo Fioramonti alla guida di viale Trastevere. Dopo il suo passo indietro di quest'ultimo, la promozione. "C'è tanto lavoro da fare. E lo faremo - assicura ora - a testa bassa, con umiltà, attraverso l'ascolto, il confronto e continuando ad andare nelle scuole, come ho fatto in questi mesi da sottosegretaria". 

Gaetano Manfredi, ministro dell'Università e della Ricerca

Nuovo ministro dell'Università e delle Ricerca è invece Gaetano Manfredi, quasi 56 anni (li festeggerà il 4 gennaio), originario di Napoli, rettore dell'Università Federico II. L'ingegnere, presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane, ha oltre venti anni di carriera da professore sulle spalle ed è autore di nove libri ed oltre 400 pubblicazioni scientifiche. Lavora da sempre nell'ateneo partenopeo, ha una moglie e una figlia, ed è un convinto sostenitore dell'importanza di un'università fatta per i giovani e concentrata sulle loro potenzialità. In passato ha criticato gli investimenti scarsi della politica sul tema della ricerca e guarda agli atenei come un pezzo importante della strategia del Paese per superare le distanze tra Nord e Sud. Ha lavorato come tecnico esperto per il Miur. Oggi diventa ministro dell'università e annuncia: "Servono più fondi, conosciamo bene la situazione difficile della finanza pubblica ma università e ricerca non possono essere la Cenerentola del Paese. Serve un grande investimento sui giovani perché noi dobbiamo fare in modo che le migliori energie italiane, ma anche estere, trovino casa nella nostra università e negli istituti di ricerca. Solamente partendo dai giovani noi possiamo costruire un grande futuro".