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Azzolina, quarto ministro siciliano del Conte-bis: "Così cambieremo la scuola"

Il neo ministro alla Pubblica istruzione Lucia Azzolina

La Sicilia schiera un nuovo ministro nel governo Conte. Maria Azzolina, siracusana, subentra a Lorenzo Fioramonti dopo le recenti dimissioni. Conte dunque risolve subito la pratica e lo fa con due incarichi separando scuola e università. E si tratta del quarto dicastero targato Sicilia dopo quelli affidati a Nunzia Catalfo, Alfonso Bonafede e Giuseppe Provenzano. Una preside al timone del ministero della Pubblica istruzione con un obiettivo preciso e ambizioso: "Riporterò i ragazzi e il loro futuro al centro dell'Istruzione e del Paese".

E proprio agli studenti si è rivolta nel suo post promettendo di promuovere politiche scolastiche capaci di renderli nuovamente protagonisti. "C'è tanto lavoro da fare. E lo faremo. A testa bassa, con umiltà, attraverso l'ascolto, il confronto e continuando ad andare nelle scuole, come ho fatto in questi mesi da Sottosegretaria", scrive Azzolina nel post ringraziando il presidente Conte "per la fiducia", Luigi Di Maio che "mi ha sostenuto e tutti i colleghi parlamentari del Movimento 5 Stelle".

Lucia Azzolina, già sottosegretario all'Istruzione e dirigente scolastico dall'estate scorsa, sarà ministro della pubblica Istruzione. Ha 37 anni, siracusana, due lauree (in filosofia e diritto) è da sempre impegnata sul fronte scuola dove, dice in un post su Facebook subito dopo essere stata designata Ministro, "ho passato gli anni più belli della mia vita, prima come studentessa e poi come insegnante: alla scuola voglio restituire ciò che mi ha dato".

La sua carriera politica è iniziata da poco, appena due anni fa quando si candidò alle parlamentarie per la quota proporzionale Novara-Biella-Vercelli-Verbania-parte della provincia di Alessandria risultando la donna più votata. Il 16 settembre 2019 diventa Sottosegretario de Ministero dell'Istruzione.

Tra i frutti della sua attività politica c'è il Decreto scuola di cui è tra gli artefici: come sottosegretaria alla Scuola ha infatti rappresentato il governo in Aula e in Commissione alla Camera durante la sua approvazione. E per questo, denunciò all'epoca, fu oggetto su Facebook di attacchi, insulti e minacce. In quell'occasione il suo predecessore e collega di partito Lorenzo Fioramonti le espresse la sua solidarietà ammettendo che aveva dato "un enorme contributo al Decreto Scuola".

Ma non solo: durante il suo incarico di sottosegretaria si è battuta per lo Ius Culturae sostenendo che "non regala la cittadinanza, ma la integra" e ritenendo necessario aprire "un sano dibattito nel paese": "Bisogna parlarne e capire anche cosa ne pensi il mondo della scuola direttamente interessato".

Lucia Azzolina ha insegnato a lungo in alcuni licei. Per anni è stata attiva presso il sindacato Anief, prima in Piemonte, poi in Lombardia per oltre un anno e mezzo. Una delle sue principali battaglie è stata quella contro "le classi pollaio" presentando a questo proposito anche un disegno di legge. Ha svolto, dopo la seconda laurea in Giurisprudenza, la pratica forense occupandosi di diritto scolastico. La parlamentare ha anche una specializzazione per insegnare Storia e filosofia e un'abilitazione all'insegnamento per gli studenti diversamente abili.

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