27 dicembre 2019 - 09:33

Lucia Azzolina, chi è la preside nominata ministra al posto di Fioramonti

La sottosegretaria all’Istruzione del Movimento Cinque Stelle è un’esperta di scuola: due lauree, è diventata dirigente scolastico lo scorso agosto. Ha denunciato di aver ricevuto minacce di morte per il decreto salva-precari

di Gianna Fregonara

Lucia Azzolina, chi è la preside nominata ministra al posto di Fioramonti
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(Questo pezzo è stato aggiornato dopo la nomina da parte del premier, Giuseppe Conte, di Lucia Azzolina al ministero della Scuola, annunciata nel corso della conferenza stampa di fine allo il 28 dicembre)

Chi è il nuovo ministro dell’Istruzione? Dopo ore dedicate al totonomi, in seguito alle dimissioni di Lorenzo Fioramonti, a spuntarla è stata Lucia Azzolina: 37 anni, originaria di Floridia (Siracusa) trapiantata in Piemonte. Con lei alla guida del Miur torna una preside. Abbandonato l’esperimento del professore universitario (Fioramonti) i Cinque stelle si affidano quindi ad un’esperta di scuola. Due lauree in filosofia e diritto, Azzolina è diventata dirigente scolastico lo scorso agosto: non era ancora sottosegretario ma deputato e responsabile scuola del movimento.

Le minacce di morte

Subito dopo è entrata al governo dove ha svolto il ruolo ministro ombra, visto che si è occupata dell’unico provvedimento che è andato in porto in questi quattro mesi: l’approvazione del decreto salva-precari con il quale si pongono le basi per una mega sanatoria di precari (24 mila posti) e per un concorso ordinario (altri 24 mila). La scrittura del testo è stata complessa e Azzolina ha addirittura denunciato di aver ricevuto messaggi di morte da alcuni gruppetti di precari che sono rimasti esclusi dalla sanatoria.

Sindacalista contro le classi pollaio

Azzolina è stata insegnante di sostegno e sindacalista: si è fatta le ossa con il giovane e aggressivo sindacato Anief, di cui è la prima parlamentare. Tre le sue battaglie: la prima, che è l’unica per ora in corso, contro le classi pollaio. Ha presentato un disegno di legge appena eletta, per ridurre il numero massimo degli studenti per classe: proposta popolare ma non centrale visto che le classi pollaio riguardano il 5 per cento della popolazione scolastica, che tra l’altro sta diminuendo.

«La carriera di prof non è un ripiego»

Le altre due per ora sono per ora proposte appena annunciate: l’aumento dei posti di ruolo per gli insegnanti di sostegno e la laurea apposita per docenti. Anche chi vuole insegnare alle superiori dovrà prendere un indirizzo speciale all’Università sul modello della laurea per le maestre. Il motto di Azzolina è: la carriera di prof si sceglie a 23 anni, non è un ripiego.

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