Pensioni ultima ora: modifica riforma, Anief chiede cambiamenti

Pubblicato il 5 Febbraio 2020 alle 17:04 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: nei giorni in cui è partito il confronto tra governo e sindacati arriva dall’Anief una proposta da inserire nella riforma previdenziale

Aula scolastica vuota
Pensioni ultima ora: modifica riforma, Anief chiede cambiamenti

Pensioni ultima ora: nei nostri articoli degli ultimi giorni vi abbiamo parlato a più riprese del confronto avviato lunedì 27 gennaio 2020 tra governo ed esecutivo finalizzato alla revisione previdenziale che porti ad un superamento della riforma Fornero e individui un punto di caduta condiviso con le parti sociali per il dopo Quota 100.

Pensioni ultima ora, gli incontri tematici

Il primo degli incontri tematici, di lunedì 3 febbraio 2020, si è concentrato sull’argomento della pensione di garanzia per i giovani. Ne seguiranno altri. Ecco il calendario: il 7 febbraio tavolo sulla rivalutazione delle pensioni in essere, il 10 febbraio sulla flessibilità in uscita e il 19 febbraio della previdenza complementare.

La proposta Anief per i lavoratori della scuola

Pensioni ultima ora – Proprio l’avvio del confronto ha dato il là ad una serie di osservazioni critiche (come quella dell’economista Giuliano Cazzola di cui abbiamo riferito in questo nostro articolo) e proposte.

E a proposito di proposte la Delegata nazionale dell’Anief Daniela Rosano nell’intervista a Teleborsa ha avanzato la sua. “Sono iniziati in questi giorni gli incontri alla Funzione Pubblica con le parti sociali per la riforma del sistema pensionistico”.

La proposta: “l’Anief ritiene che siano tante le modifiche da fare soprattutto per valorizzare la professionalità di coloro che hanno iniziato a lavorare anche tardi nel mondo della scuola e che magari hanno affrontato già tanti anni di formazione”. Quali misure prevedere? “Occorre coprire contributivamente sia gli anni di laurea che tutto il periodo pre ruolo. Oltre a questo, devono essere previsti degli anticipi pensionistici, come accadeva ante riforma Fornero, e la possibilità di rimanere in servizio per raggiungere la contribuzione minima anche oltre i 67 anni, per avere la possibilità di avere accesso al trattamento di quiescenza”.

Sostanzialmente la richiesta Anief prevede che chi è entrato nel mondo della scuola non in giovanissima età possa comunque ambire ed avere diritto alla pensione in un età non troppo avanzata. Certamente il governo dovrà, prima della proposta conclusiva, fare sintesi e contemperare le varie esigenze sempre compatibilmente con le risorse necessarie.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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